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Visualizzazione dei post da luglio, 2019

Enigma Pinocchio. Da Giacometti a LaChapelle

Arriva a Firenze una mostra interamente dedicata alla creatura di Collodi, la marionetta di legno, simbolo universalmente noto dell’Italia e della Toscana: Pinocchio . Protagonista dell’ universo immaginario di grandi artisti del Novecento, la sua figura, il mito e l’enigma nascosto in una delle immagini più conosciute al grande pubblico e l’importante ruolo che ha avuto all’interno del panorama artistico del secolo appena trascorso in mostra a Firenze nella splendida cornice di Villa Bardini. Pinocchio, le cui avventure e la cui storia sono tra i racconti più conosciuti e tradotti al mondo - reso interprete delle inquietudini della contemporaneità dalle migliori penne di questo Novecento, è al centro di una mostra a Villa Bardini di Firenze che - dal 22 ottobre 2019 al 22 marzo 2020 - vuole dare conto del ruolo e dell’importante passaggio che questa figura ha avuto nell’arte del secolo appena trascorso. Da Giacometti a LaChapelle, da Munari a Paladino, da Calder a Ontan

Antropocene – L’epoca umana

Una meditazione cinematografica sulla massiccia ricostruzione del pianeta da parte dell'umanità, ' Antropocene – L’epoca umana ' è un film documentario che avuto una lavorazione di quattro anni ad opera del pluripremiato team composto da Jennifer Baichwal, Nicholas de Pencier e Edward Burtynsky . Terzo in una trilogia che include Manufactured Landscapes (2006) e Watermark (2013), il film segue la ricerca di un gruppo internazionale di scienziati, il gruppo di lavoro Anthropocene che, dopo quasi 10 anni di ricerca, sostiene la teoria secondo cui l'epoca dell’Olocene ha lasciato il posto all'epoca dell’Antropocene a metà del XX secolo in seguito a profondi e duraturi cambiamenti. Dalle pareti di cemento in Cina che ora coprono il 60% della costa continentale, alle più grandi macchine terrestri mai costruite in Germania, alle psichedeliche miniere di potassio negli Urali russi, alle fiere di metallo nella città di Norilsk, alla devastante Grande Barrie

La luce e i silenzi: Orazio Gentileschi e la pittura caravaggesca nelle Marche del Seicento

La Regione Marche, il Ministero per i Beni e le Attività culturali, il Comune di Fabriano e Anci Marche presentano dal 2 agosto all'8 dicembre 2019 la mostra La luce e i silenzi: Orazio Gentileschi e la pittura caravaggesca nelle Marche del Seicento a cura di Anna Maria Ambrosini Massari e Alessandro Delpriori , che coinvolgerà non solo la Pinacoteca Civica Bruno Molajoli di Fabriano, ma anche due evidenze storico-artistiche molto importanti della città, il Duomo e la Chiesa di San Benedetto. L’esposizione fa parte del progetto Mostrare le Marche, nato dal protocollo d’intesa fra la Regione, il Mibac, l’Anci Marche, la Conferenza Episcopale e i Comuni di Macerata, Ascoli Piceno, Fermo, Loreto, Matelica e Fabriano per promuovere la conoscenza e lo sviluppo dei territori colpiti dal sisma del 2016. La mostra è l’ultima di un ciclo di 5 grandi mostre che hanno già interessato le città di Loreto, Macerata, Ascoli Piceno, Fermo, Matelica. Ora è Fabriano e il suo territorio a rac

Kronos e Kairos

Al via dal 19 luglio Kronos e Kairos. I tempi dell'arte contemporanea - la mostra a cura di Lorenzo Benedetti - che rinnova l'appuntamento con l'arte contemporanea nei monumentali spazi del Palatino, realizzata con il coordinamento scientifico della Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane, promossa dal Parco archeologico del Colosseo, con l'organizzazione di Electa. Se Kronos è il tempo che scorre, Kairos è il momento opportuno, quello in cui qualcosa di particolare accade . Questa doppia definizione crea un legame, ma anche una contrapposizione, tra il tempo come quantità, Kronos, e il tempo come qualità, Kairos, lungo il corso di una dimensione storica, narrata sul Palatino , attraverso le 15 opere di altrettanti artisti italiani e internazionali invitati a partecipare. L'allestimento suggerisce una visione del contemporaneo che dialoga con il patrimonio storico, mostrando la continuità e la stratificazione che caratteriz

LA FORTEZZA DI “LE CASTELLA” DI ISOLA CAPO RIZZUTO APRE I BATTENTI IL 15 LUGLIO 2019

Lunedì 15 luglio 2019, al via le operazioni preliminari per la riapertura al pubblico della fortezza “ Le Castella ”, uno dei luoghi più suggestivi e più visitati della Calabria, complesso monumentale di Isola Capo Rizzuto in provincia di Crotone e sito culturale del Polo museale della Calabria del Ministero per i beni e le attività culturali. L’isolotto su cui sorge la fortezza di “Le Castella” si trova nell’estremità orientale del golfo di Squillace, in un contesto ambientale di rilevante pregio naturalistico dell’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto. Collegato alla costa da un sottile lembo di terra, realizza una suggestiva simbiosi scenografica tra architettura costruita e architettura naturale. architetto Rossana Baccari Il nucleo originario risale all’età angioina, a cui sarebbe riconducibile la massiccia torre cilindrica, che oggi si presenta nella sua definizione cinquecentesca dominando il complesso fortilizio con la sua imponenza. L’impianto del XIII secol

PosSession di Cinzia Pedrizzetti

PosSession , mostra fotografica di Cinzia Pedrizzetti , regista e fotografa, non è solo narrata attraverso gli scatti suggestivi e quasi onirici dell’artista ma è teatro, workshop, confronti tra le donne dentro e le donne fuori. Il progetto si articola in due mostre: alla Triennale di Milano vengono esposti gli scatti dedicati alle detenute, mentre a San Vittore - che per l'occasione apre le sue porte ai cittadini - vengono esposte le foto dei backstage delle prove e degli spettacoli teatrali allestiti in carcere. Durante il servizio fotografico le detenute sono state immerse in due atmosfere differenti. Per PosSession è stata ricreata un’illuminazione paradossale e anomala all’interno della cella, irradiando luci colorate, estremamente sature e per natura vicine al palcoscenico, quindi totalmente estranee alla realtà del carcere. Di contro, per questi scatti le detenute hanno mantenuto i loro abiti quotidiani, interpretando se stesse. Per la seconda parte del proge

Mountains, by Magnum Photographer

Werner Bischof, Robert Capa, George Rodger, Inge Morath, Herbert List, Ferdinando Scianna, Martin Parr, Steve McCurry. Sono solo alcuni dei fotografi protagonisti dell'inedito progetto espositivo Mountains, by Magnum Photographer , promosso dal Forte di Bard e da Magnum Photos . La mostra presenta al Forte di Bard, in Valle d'Aosta dal 17 luglio 2019 al 6 gennaio 2020 , un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso oltre 130 immagini, esposte in una prospettiva di sviluppo storico della rappresentazione dell'ambiente montano, declinata in base ai diversi temi affrontati da ciascun autore. I fotografi Magnum hanno costruito e reinventato l'iconografia montana. Nelle loro fotografie le montagne sono osservate, sfruttate e attraversate. Vediamo persone che trascorrono tutta la loro vita ad alta quota, ma anche persone di passaggio che cercano una guida spirituale, il piacere, un rifugio dalla guerra o semplice sopravvivenza. L'esposizione è un viaggio att