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Visualizzazione dei post da settembre, 2020

Alfonso Leoni (1941-1980). Genio Ribelle

Ad Alfonso Leoni , nel quarantesimo anno della sua scomparsa, è dedicata la prossima grande mostra del MIC di Faenza . Un lungo lavoro di ricerca, a cura di Claudia Casali , in collaborazione con l’Archivio Leoni, che raccoglie per la prima volta in una antologica tutto il lavoro dell’artista, con l’obiettivo di analizzare la ricca e intensa produzione dedita non solo alla ceramica ma anche ai diversi linguaggi della contemporaneità (pittura, grafica, design, scultura). Alfonso Leoni vive in provincia, a Faenza (studia arte e ceramica all’Istituto d’Arte Ballardini per cui, dal 1961, diviene anche docente di Arti Plastiche) ma la sua ricerca artistica è costantemente controcorrente, proiettata al nuovo: a scardinare la ceramica da meri aspetti tecnici e funzionali per elevarla a materia scultorea. Instancabile e prolifico Leoni scrive, dibatte, disegna, dipinge, ricicla materiali, progetta gioielli, modella sculture, realizza installazioni, si cimenta in performance e lavora per l’indu

Rileggere De Nittis, sempre a Palazzo della Marra

Nel 1913 Léontine Gruvelle , vedova De Nittis, regalò a Barletta, città natale del marito, con testamento olografo, un importante nucleo di opere che documentano le varie fasi della produzione artistica del Pittore barlettano e il suo talento per la sperimentazione. Questa grande ed importante donazione, così audace nel panorama italiano all’epoca, è ora al centro di una nuova lettura tematica nell’istallazione su due piani nel prestigioso Palazzo della Marra nel centro storico della Città. “ Sarà un De Nittis inedito – ha dichiarato il Sindaco di Barletta Cosimo Damiano Cannito - q uello che scopriremo nel nuovo allestimento che il professor Renato Miracco ha curato per la pinacoteca ospitata a Palazzo Della Marra. Il prestigioso e autorevole esperto d’arte, da sempre amante dell’opera di De Nittis, ne è rimasto incantato quando è stato a Barletta a febbraio dello scorso anno e ha poi voluto trasformare la sua ammirazione in una rilettura dell’artista e della sua opera, in un dial

LA CITTA' IDEALE. Mirandola: galleria a cielo aperto

LA CITTA' IDEALE. Mirandola: galleria a cielo aperto è un progetto di arte urbana, promosso e patrocinato dal Comune di Mirandola e dalla Regione Emilia-Romagna. Il progetto, a cura di Beatrice Audrito e Davide Sarchioni , si propone di raccontare attraverso l'arte contemporanea l'identità di questo luogo dal passato glorioso, un territorio ricco di testimonianze artistiche e architettoniche di rilievo, duramente colpito dal terremoto del 2012 e oggi ancora impegnato nella fase di ricostruzione.  “ Il progetto – spiega Marina Marchi , Assessore alla Cultura e all'Innovazione del Comune di Mirandola   – che si terrà nel periodo compreso tra settembre 2020 e gennaio 2021, ha l’obiettivo di raccontare, attraverso le opere d’arte contemporanea, l’identità di questa città, fortemente lesionata dal sisma nel 2012, prendendo spunto dalla figura di Giovanni Pico della Mirandola e dalla sua storia. Il percorso espositivo individua il centro storico di Mirandola quale cantiere

Olga Tekheva - In volo alla galleria Pavart

La galleria Pavart , inaugura la mostra personale IN VOLO di Olga Tekheva, artista russa che presenta una serie di lavori di arte tessile contemporanea. Tutte le opere d'arte sono state prodotte appositamente per questa mostra d'arte e non sono mai state esposte prima. Il tema principale della mostra è il volo della libellula, simbolo di leggerezza, libertà e cambiamento. Un connubio perfetto di linee orizzontali e verticali, quasi minimali nella loro austerità "mondrianesca", ma che ricordano i ritmi verticali e orizzontali dell'intreccio. Tre sono le serie prodotte per l’esposizione: - Materiale / Immateriale, pannelli a parete di grande formato (120/150 x 250/300 cm), ricamati a mano su  un collage tessile di tessuti trasparenti leggeri come chiffon e organza. - Libellule che studia le forme della libellula in tutte le possibili tecniche di manipolazione tessile: tessitura,  uncinetto, ricamo. - Acchiappasogni, una rete come elemento principale, che raccoglie d

La prospettiva dell'effimero. Antonio Joli e la scena per angolo

" La prospettiva dell'effimero. Antonio Joli e la scena per angolo " è il titolo della mostra che  " La Galleria. Collezione e Archivio Storico " di BPER Banca presenta  dal 18 settembre all'8 novembre 2020 presso gli spazi espositivi di via Scudari 9 a  Modena. L'esposizione viene inaugurata in occasione del  festivalfilosofia 2020 e interpreta il tema selezionato per la ventesima edizione del festival -  Macchine - a partire da una "scena per angolo" di Antonio Joli (Modena, 1700 - Napoli, 1777), parte della Collezione di BPER Banca. L'opera è testimonianza del desiderio di "spettacolarità" che caratterizza le corti barocche, non solo in relazione al gioco scenico, ma anche in un'accezione più ampia, in cui le idee di "artificio" e "meraviglia" rispondono ad esigenze di occasionale magnificenza dinastica. Curato da  Lucia Peruzzi , storica dell'arte e consulente di BPER Banca, il percorso espositivo

Oltre la memoria

In occasione di Photofestival 2020 , lo spazio MADE4ART di Milano ha il piacere di presentare Oltre la memoria , progetto fotografico a cura di Elena Amodeo e Vittorio Schieroni con opere di Achille Ascani, Bruno Samorì, Andrea Tirindelli, Enzo Trifolelli . La mostra è incentrata sul tema della memoria e delle tracce del passato sul presente e sulla contemporaneità. I cortocircuiti visivi e le sovrapposizioni di immagini metropolitane di Achille Ascani, i collage fotografici tratti da antichi dipinti e icone russe di Bruno Samorì, le tracce dell’implacabile scorrere del tempo sui muri delle città che vanno a creare composizioni astratte senza autore negli scatti di Andrea Tirindelli, le sculture etrusche ritratte con il concetto del ©FoTotempismo da Enzo Trifolelli, il quale durante un singolo scatto fotografico si muove con la fotocamera nello spazio circostante il soggetto prescelto esplorandone così lo spazio-tempo: ogni artista sceglie il proprio campo di indagine privilegiato e

Tomás Saraceno - Aria

 A Palazzo Strozzi la super mostra di Tomás Saraceno continua fino a novembre. Ed è ancora più attuale. Sfere volanti, immagini del Cosmo, ragnatele visibili e invisibili: l’arte di Tomás Saraceno invita a entrare in connessione con la realtà che ci circonda in modo nuovo. In un percorso di installazioni suggestive e coinvolgenti, la mostra esalta il contesto storico e simbolico di Palazzo Strozzi attraverso un profondo e originale dialogo tra Rinascimento e contemporaneità: dall’uomo al centro del mondo all’uomo come parte dell’Universo. UNA MOSTRA SUL RAPPORTO UOMO-AMBIENTE Promuovendo una nuova consapevolezza del rapporto tra uomo e ambiente, Saraceno ci invita a osservare elementi come la polvere, l’aria, i ragni proponendo visioni immaginifiche ed esperienze sensoriali che permettono di cambiare il modo in cui vediamo e ascoltiamo il mondo intorno a noi. La sua arte ci parla di connessioni e isolamento, di partecipazione e meditazione: una riflessione più che mai attuale per una