Ad Alfonso Leoni, nel quarantesimo anno della sua scomparsa, è dedicata la prossima grande mostra del MIC di Faenza. Un lungo lavoro di ricerca, a cura di Claudia Casali, in collaborazione con l’Archivio Leoni, che raccoglie per la prima volta in una antologica tutto il lavoro dell’artista, con l’obiettivo di analizzare la ricca e intensa produzione dedita non solo alla ceramica ma anche ai diversi linguaggi della contemporaneità (pittura, grafica, design, scultura).
Alfonso Leoni vive in provincia, a Faenza (studia arte e ceramica all’Istituto d’Arte Ballardini per cui, dal 1961, diviene anche docente di Arti Plastiche) ma la sua ricerca artistica è costantemente controcorrente, proiettata al nuovo: a scardinare la ceramica da meri aspetti tecnici e funzionali per elevarla a materia scultorea.
Instancabile e prolifico Leoni scrive, dibatte, disegna, dipinge, ricicla materiali, progetta gioielli, modella sculture, realizza installazioni, si cimenta in performance e lavora per l’industria ceramica. L’esposizione ricostruisce, con oltre 200 opere, la figura di un “genio ribelle”, figlio del proprio tempo, quello della contestazione e delle avanguardie degli anni ’60-’70. Ne esce il ritratto di un animo inquieto, sempre teso al superamento dei cliché, una promessa, una meteora della storia dell’arte contemporanea, purtroppo prematuramente scomparsa.
Con il contributo di regione Emilia Romagna, Comune di Faenza, Unione della Romagna Faentina, Caviro, La BCC, Hera, Amici delle Ceramica e del Museo Internazionale in Faenza.
Alfonso Leoni (1941-1980). Genio Ribelle
1 ottobre 2020 – 19 gennaio 2021
Mic Faenza, viale Baccarini 19, Faenza (RA).
Apertura: mar-ven 9-14, sab, dom e festivi 9-18.
Chiuso i lunedì non festivi.
Info: 0546 697311, www.micfaenza.org
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