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RI-TRATTI di Peppe Di Giuli

La Galleria Carte Scoperte, situata via Pietro Maroncelli 14, inaugura il 2 luglio 2015, dalle ore 18,00 alle ore 21,30, una mostra dedicata all’ultima produzione di Peppe Di Giuli, artista Umbro e Milanese d’adozione, vincitore di due Compassi d’Oro. La Mostra durerà sino al 16/07/2015 e saranno esposte le firme di alcuni grandi Futuristi: Peppe Di Giuli propone un nuovo modo di penetrare nelle fisionomie operative dei grandi Artisti: un’interpretazione personale delle firme degli stessi. 

Opere uniche in legno laccato che oltre a riprendere fedelmente il segno degli Artisti hanno l’interpretazione personale di Di Giuli che rende le firme vere e proprie sculture: plastiche, sinuose, sensuali. La scelta, di dedicare ai grandi del Futurismo una mostra, dell’artista prima e del gallerista poi, è stata dettata dalla stessa spinta emozionale che è quella di rendere omaggio ma soprattutto giustizia ad un movimento, per noi il più importante del novecento, che per mere ragioni politiche è stato fino a una decina di anni orsono, osteggiato e lasciato cadere nel dimenticatoio da una critica cieca e troppo politicizzata. 

In Mostra, oltre ai ritratti scultorei di Balla, Boccioni, Carrà, Depero, Marinetti e Munari, sofisticate e preziose carte con carte originali dei grandi artisti che Peppe Di Giuli ha rappresentato. 

La mostra avrà seguito, il prossimo novembre 2015, col secondo atto dedicato agli artisti della seconda metà del ‘900. 

La mostra è curata da Andrea e Gianni Zardin con Luciano Tellaroli

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Peppe Di Giuli è nato a Piediluco (Terni). Si è diplomato all’istituto d’Arte di Terni e in Industrial Design e Comunicazioni Visive all’ ISIA di Roma con una tesi sui sistemi modulari per carro ponte.
Dal 1972 al 1973 è consulente per Alfa Romeo Alfa Sud dove si occupa dell’immagine coordinata e della segnaletica aziendale.
Dal 1975 al 1978 fa parte Comitato Direttivo ADI (Associazione per il Design Industriale).
Nel 1979 ottiene il primo Compasso d’Oro per giochi per bambini ed una segnalazione per un sistema di giunzione per l’assemblaggio di mobili.
Nel 1980 e nel 1983 partecipa alla Biennale di Milano.
Progetta per: Faber Castel, Sirrah, Arflex, Busnelli, Lipparini, Bonora, Arredaesse, I Guzzini illuminazione, Villa Tosca Design, Lotus, Mesa, D.M.T.
Dal 1982 è consulente per il Comune di Terni come progettista per l’Arredo Urbano della città.
Nel 1984 inizia la progettazione per l’Arredo Urbano per le circoscrizioni Piediluco-Marmore.
Nel 1985 progetta gli impianti d’illuminazione per i centri storici dell’Umbria.
Nel 1986 è membro della commissione Arredo Urbano dell’ ADI.
Partecipa con i propri progetti alle edizioni “Abitare il tempo” di Verona, nel 1986,1987,1989.
Nel 1987 ottiene il secondo Compasso d’Oro per l’Arredo Urbano del Comune di Terni. Partecipa, con Alberto Maria Prina a “ICONS”, mostra sulle nuove tendenze del Design Italiano al Liberty London e al Centro ICE di Londra.
Coordinatore per la Regione Umbria per la mostra “Genius Loci”, Verona 1989. Primo premio al concorso “Sistemi di sosta per il trasporto pubblico della Regione Umbria (in giuria Gillo Dorfles).
Secondo premio, con Enzo Ranieri, ai concorsi “Stazione Centrale di Milano” e “Piazza Cavour di Milano” nel 1989-1990.
Nel 1990 partecipa alla mostra “Italian Design” al Grand Palais di Parigi. Progetta il marchio e immagine coordinata per “I parchi della Regione Umbria”.
Nel 1991 ottiene il premio per la ricerca “Tecnologia ed ergonomia applicata al Design” a Villa Erba (Como).
Dal 1992 al 1995 lavora con Giovanni Baglioni al Manuale per il piano colore, illuminazione e Arredo Urbano per il Comune di Massa Martana (Perugia).
Nel 1994 collabora con il Design Management Center Villa Tosca, diretto da Alberto Maria Prina, e progetta la lampada Eliopolis. Responsabile del Centro Ergonomia Relazionale con la fisiatra Laura Bertelé e WalterMoretti.
Premio CLAC nel 1995, per il progetto di un elemento di Arredo Urbano e per ambienti esterni (con Silvana Angeletti).nel 1996 progetta gli arredi del Centro Multimediale di Terni e l’immagine coordinata per il Video Centro di Terni (1997/1998).
Realizza con Fabrizio Granaroli il Piazzale del Terminal Autobus dell’Azienda Trasporti di Terni (ATC). Progetta l’Arredo Urbano per il Comune di Misinto (Milano 1996-1999).
Nel 1999 realizza la scultura in acciaio inox “L’Albero” collocata nel centro storico di Terni.
Nel 2000, realizza la scultura in metallo evocante il “Pozzo” per la Piazza di Misinto (Milano).
Nel 2001 realizza la grande scultura dedicata a Byron, presso la Cascata delle Marmore.
Nel 2003 realizza un’opera sperimentale di fusione tra, Scultura, Pittura e Musica Jazz, nell’ ex chiesa di Palazzo Gazzoli a Terni. 
Nel 2004 realizza la scultura dedicata a Corot, nel Comune di Papigno (Terni).
Dal 2004 al 2007collabora alla progettazione dell’Arredo Urbano della città di Monza.
Nel 2005 espone pitture e sculture allo Yacht Club di Milano.
Dal 2006 al 2009 realizza una serie di sculture  in acciaio per i Parchi di Terni.
Nel 2011 le sue opere premiate con il Compasso d’Oro, vengono esposte alla mostra “50 anni di saper fare Italiano attraverso il Premio Compasso d’Oro ADI” al Palazzo delle Esposizioni di Roma. 
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Peppe Di Giuli non è un personaggio facile. Non è neanche personaggio: è artista totale sposato all’arte. Come tutti i veri Artisti ha una profonda cultura dovuta alla sua curiosità; peculiarità indispensabile nell’uomo vivo, dinamico e intelligente, figuriamoci per un’artista. La ricerca del nuovo senza la conoscenza del passato diventa un’avventura fallimentare che produce solo aborti creativi che scimmiottano il passato senza mai averlo penetrato e compreso.

La sua ricerca lo ha portato a esplorare e a conoscere profondamente il movimento più importante del XX° secolo; il Futurismo. Decidendo d’omaggiare alcuni tra i più grandi Artisti del secolo scorso, Peppe Di Giuli non ha scelto una via facile, una strada che grazie alla sua genialità sarebbe potuta essere dritta e veloce se avesse puntato su un’arte facile e commerciale adeguandosi alla moda corrente. No. Peppe ha scelto di confrontarsi con se stesso e con i più grandi del passato. Quegli Artisti, i Futuristi, che hanno aperto il mondo dell’arte a visioni mai pensate fino ad allora, Artisti per decenni bistrattati da una critica scellerata, incompetente e settaria che per mera posizione politica ha relegato, purtroppo a livello mondiale, dei geni che tutto il mondo c’invidia. Peppe Di Giuli anche in questo è diverso: se ne fotte e non molla e va avanti per la sua strada che a un certo punto incontra la nostra e nasce il progetto di presentare le sue opere nella nostra galleria e di approfittarne per aprire lo spazio a dibattiti sul Futurismo e sul collegamento dello stesso e l’arte di Di Giuli. 

L’amicizia in comune tra noi tre e Franco Del Signore fa sì che il progetto si trasformi in realtà e così, siamo felici di poter ospitare nel nostro spazio una mostra finalmente moderna, lontana da tutto ciò che offre il mercato odierno e di un’artista che ha tanto tanto da dire.

Gianni e Andrea Zardin

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Segnalato da Vittorio Schieroni
Co-owner Made4Art 
vittoschiero@tin.it
+39.339.2202749 
www.made4art.it

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