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Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

Il Diario notturno di Elisa Filomena in mostra al Circoloquadro

Mercoledì 6 marzo Circoloquadro presenta Diario notturno , mostra di Elisa Filomena . Grandi tele e numerose carte vanno a formare un racconto, come in una sorta di diario intimo e personale, scritto durante le ore silenti della notte, il momento prediletto dell’artista torinese per dedicarsi alla pittura tanto amata. Diario notturno, il progetto che Elisa Filomena presenta per la prima volta a Milano, è il risultato degli ultimi due anni di lavoro, intensi e frenetici. Di notte, quando tutto tace, l’artista torinese disegna e dipinge senza sosta e con urgenza. Questa “pagine” notturne vengono mostrate a Circoloquadro, aperte una per una davanti allo sguardo dello spettatore che può così cogliere frammenti di vita e di storie diverse. Alla base di questo progetto c’è la curiosità e la volontà di Filomena di indagare sempre più il disegno che diventa uno strumento di mediazione tra la realtà e l’arte. “La mano è collegata alla mia testa senza che nessun filtro si f

La Collezione VAF

Dalla sua apertura a Rovereto, nel 2002, la storia del Mart è intrecciata con quella della Fondazione VAF di cui conserva e gestisce parte dell’eccellente Collezione . Istituita in Germania nel 2001, la VAF-Stiftung è un’istituzione culturale che ha fatto della Passione per l’arte italiana la propria missione. Oltre alla celebre Collezione, sono innumerevoli le pubblicazioni, le mostre, gli acquisti e i prestiti, le relazioni con i maggiori musei del mondo, le attività di ricerca e di sostegno agli artisti.  Con circa 2000 opere inventariate, la Collezione, tra le più importanti a livello mondiale, celebra l’arte e gli artisti italiani.  Dalle opere del Divisionismo e del Futurismo fino ai linguaggi della contemporaneità, dai grandi Maestri del primo e del secondo Novecento fino agli artisti emergenti, la Collezione VAF raggruppa una serie pressoché completa dei principali nomi, delle più significative correnti e delle più importanti tendenze artistiche.  Ne fanno p

Dalla matita allo scalpello

Bottegantica apre un nuovo spazio espositivo e lo fa in quello che fu uno dei luoghi dove si è mostrata la storia dell’arte italiana del secondo Novecento...in via Manzoni 45, a Milano, sede dal 1946 della Galleria del Naviglio. Come mostra d'inizio la personale di Giuliano Vangi “Dalla matita allo scalpello” , dal 12 aprile al 12 maggio, a cura di Enzo Savoia, Stefano Bosi e Valerio Mazzetti Rossi . Con questa mostra, Bottegantica prosegue il suo progetto Contemporary / Lab , format con cui intende rendere omaggio alle principali personalità artistiche del nostro tempo. In mostra una selezione di venti sculture e una serie di disegni realizzati tra 1960 e i primi anni 2000, fondamentali per comprendere la poetica del maestro toscano, al cui centro vi è l’uomo di oggi: con la sua solitudine, la sua violenza, la sua rassegnazione, il suo bisogno di speranza. Accompagna la rassegna un catalogo di Bottegantica edizioni http://studioesseci.net/mostre/giulian

Antonello da Messina, il catalogo.

Una monografia completa su Antonello da Messina , uno degli artisti più importanti della storia dell’arte occidentale Antonello da Messina fu un artista eccelso e inconfondibile, considerato il più grande ritrattista del Quattrocento, autore di una traccia indelebile nella storia della pittura italiana. Giorgio Vasari lo racconta, nelle sue celeberrime Vite, come colui che carpì il segreto della pittura a olio a Jan van Eyck, e da Bruges lo portò nel Mediterraneo . Di Antonello restano purtroppo poche straordinarie opere, scampate a tragici avvenimenti naturali e all’incuria; quelle rimaste sono disperse in varie raccolte e musei fra Tirreno e Adriatico, oltre la Manica, di là dall’Atlantico.  Pubblicato in occasione della straordinaria mostra a lui dedicata a Palazzo Reale di Milano , il volume presenta l’intero corpus di opere del maestro messinese e costituisce un’occasione unica e speciale per entrare nel mondo di questo artista di fondamentale importanza per la compren

Il Giardino di Storie Milanesi

‘ Il Giardino di Storie Milanesi ’ è il progetto speciale, a cura di Rosanna Pavoni , con cui la Fondazione Adolfo Pini rinnova ancora una volta la propria partecipazione a Museocity , in programma dall’1 al 3 marzo 2019.  Un omaggio al tema della natura e al suo rapporto con l’uomo, un grande giardino che si allarga nella città, delimitato da un confine immaginario che unisce i 16 luoghi in cui hanno sede le case museo, gli atelier di artisti e gli studi di designer e architetti parte di Storie Milanesi (www.storiemilanesi.org), La Fondazione Adolfo Pini organizza per l’occasione una serie di visite guidate alla collezione in programma venerdì 1 marzo e durante l’apertura straordinaria di sabato 2 marzo dalle ore 11.00 alle 16.00 (si consiglia di verificare i giorni e gli orari di apertura sul sito di ogni luogo che partecipa all’iniziativa). In occasione di Museocity i personaggi di Storie Milanesi sono stati idealmente invitati a scegliere un fiore o una pianta che possa

In principio era il cielo

La Galleria Raffaello presenta la personale dell'artista pugliese Pierdonato Taccogna dal titolo “ In principio era il cielo ” a cura di Andrea Guastella , che sarà inaugurata sabato 23 febbraio, ore 18:30, presso gli spazi espositivi di via Notarbartolo 9/e, Palermo.  La mostra è organizzata dal Centro d'arte Raffaello in collaborazione con KōArt unconventional place di Catania, e avrà carattere itinerante. All'evento interverrà il curatore Andrea Guastella che illustrerà il percorso artistico dell'artista, presente alla serata, e la sua “Space Art” che si avvale di due elementi fondamentali la “luce” e la “materia”.   “ Il cielo è del resto, come recita una famosa poesia della Szymborska, l’unico vero inizio  – commenta il curatore Andrea Guastella - Per raffigurarlo non occorre una volta stellata, e neppure alzare il capo: esso è “dietro, sottomano e sulle palpebre”. Ci avvolge amorosamente, ci innalza e ci trasporta a distanze illimitate. In nessun

Silenzioso, mi ritiro a dipingere un quadro

La Galleria Renata Fabbri arte contemporanea è lieta di inaugurare la programmazione del 2019 con una mostra dedicata ai confini formali e concettuali che definiscono il termine «quadro» nel contemporaneo. La mostra raccoglie una selezione di opere diverse, molte delle quali inedite o riallestite ad hoc per questo progetto, di artisti italiani under 45 « Silenzioso, mi ritiro a dipingere un quadro » è il titolo di un dipinto d’esordio di Mimmo Paladino, che nel 1977 evidenzia una rigenerata (e generale) attenzione verso la dimensione intima e concettuale del «quadro» e del fare pittura, dopo decenni di sperimentazioni con altri linguaggi e materiali feriali entrati prepotentemente nei territori delle arti visive.  Oggi, dopo quarant’anni dalla nascita di quel dipinto, che posto ha questa pratica di corpo a corpo con la dimensione privata del fare nelle esperienze del contemporaneo in Italia? La pittura è ancora un corpo a corpo intimo tra l’artista e uno o più specifici

Le Poesie d’acqua di Marina Carlini

Lo spazio MADE4ART di Milano è lieto di presentare Poesie d’acqua , mostra personale dell’artista fotografa Marina Carlini (Milano, 1968) a cura di Elena Amodeo e Vittorio Schieroni .  Acqua come sostanza da cui trae origine la vita, simbolo dell’incessante fluire, superficie che riflette le immagini e ne confonde i contorni. Acqua che è ovunque intorno a noi e dentro di noi. Marina Carlini racconta il suo speciale rapporto con questo elemento tramite scatti ricchi di pathos e bellezza, capaci di coinvolgere e affascinare chi li osserva.  In esposizione presso MADE4ART una selezione di opere appartenenti alla serie La Tratta, dove l’artista descrive con delicata e profonda attenzione il faticoso lavoro dei pescatori di Cesenatico alle prese con una tecnica tradizionale praticata in mare fin dall’antichità e attualmente in uso solo in particolari occasioni. Accanto a esse un nucleo di lavori che ritraggono i Navigli lombardi, con punti di vista, distorsioni e riflessi sapi

ALFREDO JAAR - Laurea Honoris Causa e Premio Svoboda

L’Accademia di Belle Arti di Macerata è lieta di annunciare la cerimonia di apertura dell’Anno Accademico 2018/2019 e il conseguimento della Laurea Honoris Causa a Alfredo Jaar al quale sarà assegnato anche il Premio Svoboda , che si terrà negli spazi dell’Auditorium Josef Svoboda giovedì 14 febbraio 2019, alle ore 10:30, con la Laudatio di Ida Panicelli . Sin dai suoi primi passi nel campo dell’arte (la sua prima personale è organizzata alla Galería CAL di Santiago del Cile nel 1979), Alfredo Jaar si è posto al centro dell’attenzione con un programma comunicativo – «l’arte è comunicazione» avvisa l’artista – in cui l’etico e l’estetico si incontrano per dar vita a pensieri pungenti mediante i quali creare modelli riflessivi sulle società, sulle culture globali e sulle comunità che popolano il mondo. Intransigente nei confronti dei poteri politici, irriverente di fronte a ogni forma di dittatura e dirompente in un paesaggio sociale narcotizzato dal qualunquismo, Jaar elabor