Dalla sua apertura a Rovereto, nel 2002, la storia del Mart è intrecciata con quella della Fondazione VAF di cui conserva e gestisce parte dell’eccellente Collezione.
Istituita in Germania nel 2001, la VAF-Stiftung è un’istituzione culturale che ha fatto della Passione per l’arte italiana la propria missione. Oltre alla celebre Collezione, sono innumerevoli le pubblicazioni, le mostre, gli acquisti e i prestiti, le relazioni con i maggiori musei del mondo, le attività di ricerca e di sostegno agli artisti.
Con circa 2000 opere inventariate, la Collezione, tra le più importanti a livello mondiale, celebra l’arte e gli artisti italiani.
Dalle opere del Divisionismo e del Futurismo fino ai linguaggi della contemporaneità, dai grandi Maestri del primo e del secondo Novecento fino agli artisti emergenti, la Collezione VAF raggruppa una serie pressoché completa dei principali nomi, delle più significative correnti e delle più importanti tendenze artistiche.
Ne fanno parte numerosi e incredibili capolavori esposti al Mart e continuamente richiesti in prestito dai musei più importanti del mondo come Ciò mi ha detto il tram e Le Figlie di Loth di Carlo Carrà, Cannoni in azione di Gino Severini, Il gobbo e la sua ombra e Paesaggio guerresco di Fortunato Depero, Numeri innamorati di Giacomo Balla, La matinée angoissante di Giorgio de Chirico, I costruttori di Massimo Campigli, Profumo di Luigi Russolo, Beethoven e La Fanciulla col linoleum di Felice Casorati, Boogie-woogie di Renato Guttuso, Orfeo di Ettore Colla, Lacerazione di Agenore Fabbri, Ritratto di filosofo di Vincenzo Agnetti, Dioniso di Giorgio Griffa e ancora Rosso e Nero di Agostino Bonalumi, scelto come immagine coordinata per la mostra Passione.
Come spesso accade nelle raccolte private, gli intenti dei collezionisti non sono didattici né museali. È questo il segno di un punto di vista autonomo e di una strategia che prescinde dalla funzione antologica o di pura ricerca. Soprattutto in riferimento agli ultimi cinquant’anni, i collezionisti VAF hanno scelto di scommettere su alcuni outsider che, per ragioni di mercato, moda o relazioni, si sono situati oltre il canone ufficiale. Accanto ai grandi nomi universalmente riconosciuti, sono rintracciabili artisti o gruppi che abitano le soglie del sistema dell’arte contemporanea. Questa “intima ricchezza di opere sconosciute” (come definita nel grande catalogo del 2012 pubblicato dal Mart) diviene una delle caratteristiche della VAF, decisamente originale e differente dalle altre raccolte pubbliche o private interessate alla stessa geografia.
Nella sua costante espansione, la Collezione si amplia anche grazie al Premio VAF: un progetto biennale a sostegno della giovane arte italiana. Se da un lato, il Premio consente alla Fondazione di ampliare il proprio patrimonio con acquisti di riconosciuta qualità, dall’altro promuove posizioni innovative dell’arte contemporanea e le presenta al pubblico italiano e tedesco. Ogni due anni i più interessanti talenti italiani under 40 vengono selezionati dal Kuratorium della Fondazione VAF e presentati al pubblico con due mostre, in Italia e in Germania. Quest’anno l’ottava edizione del Premio VAF viene presentata al Mart di Rovereto e alla Stadtgalerie di Kiel. L’annuncio dei vincitori verrà dato in occasione dell’opening della mostra a Rovereto, il 15 marzo alle 19.