Nel 1913 Léontine Gruvelle, vedova De Nittis, regalò a Barletta, città natale del marito, con testamento olografo, un importante nucleo di opere che documentano le varie fasi della produzione artistica del Pittore barlettano e il suo talento per la sperimentazione.
Questa grande ed importante donazione, così audace nel panorama italiano allepoca, è ora al centro di una nuova lettura tematica nellistallazione su due piani nel prestigioso Palazzo della Marra nel centro storico della Città.
Sarà un De Nittis inedito ha dichiarato il Sindaco di Barletta Cosimo Damiano Cannito - quello che scopriremo nel nuovo allestimento che il professor Renato Miracco ha curato per la pinacoteca ospitata a Palazzo Della Marra.
Il prestigioso e autorevole esperto darte, da sempre amante dellopera di De Nittis, ne è rimasto incantato quando è stato a Barletta a febbraio dello scorso anno e ha poi voluto trasformare la sua ammirazione in una rilettura dellartista e della sua opera, in un dialogo temporale fra il presente e la fine del XIX secolo, nei luoghi prediletti dal maestro, Parigi e Londra.
Penso che per il nostro Giuseppe De Nittis e per le sue opere stia per iniziare una nuova era, già indicata nel testamento di Léontine Lucille Gruvelle, con cui la donna donò al municipio di Barletta tutti i quadri, le incisioni e gli studi del suo amato marito, chiedendo di distribuirne nei musei dItalia e anche stranieri, per la miglior gloria del loro compatriota....
Questo lascito generoso è anche un impegno da rispettare: far conoscere la bellezza delle opere di De Nittis nel mondo per dar loro la giusta gloria.
Il nuovo allestimento, progettato e curato dallo storico darte Renato Miracco dal titolo Rileggere De Nittis, oggi, cerca, infatti, di porre laccento sulla contestualizzazione del pittore nella Comunità artistica di fine 800 a Parigi, considerata allepoca il centro dellArte, e, a Londra che era diventata la Capitale economica del mondo.
Suddividere in sezioni i quadri della Donazione, raccontare le storie e gli aneddoti che emergono dalle opere esposte, rileggere e riscoprire, oggi, lArtista, è stato il mio compito, assicurando una lettura stratificata adatta ad un pubblico non solo nazionale ma internazionale - scrive il curatore nella sua presentazione - Inoltre, in alcune sezioni della Mostra continua alcuni quadri di De Nittis saranno messi a confronto con quelli di alcuni suoi artisti-amici, in particolare Édouard Manet, Edgar Degas, Gustave Caillebotte e James Tissot. Per finire, e per dare al visitatore una visione più ampia della sua produzione, nel percorso sono inserite le riproduzioni di alcuni quadri di De Nittis presenti oggi nelle più importanti Collezioni e Musei del mondo: dalla Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Venezia al Metropolitan Museum of Art di New York, dal Musée dOrsay di Parigi alla Collezione Piceni di Milano, solo per citarne alcuni
Nelle 17 sale del percorso in Palazzo della Marra si dipana, cosi, un preciso racconto doppiamente identitario, sicuramente didattico ma anche emozionale (i colori scelti per le sale sono tratti dalla palette del Pittore) che porta il visitatore a vivere il racconto di un grande Artista italiano che aveva scelto di lavorare in Europa e che, come scrisse già nel 1877 Henry Houssaye, era «il capo se non il maestro della nuova scuola dei disegnatori dal vero allaria aperta. Un artista, che partendo da Barletta è ora internazionalmente riconosciuto come uno dei protagonisti del rinnovamento delle Arti in Italia ed in Europa alla fine del XIX secolo, un uomo strappato alla vita appena trentottenne in fiera giovinezza, in pieno amore, in piena Gloria. Come gli eroi e i semidei, come scrisse Dumas figlio, per lepitaffio dellartista amico.
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