Passa ai contenuti principali

Paul Klee - La collezione Sylvie e Jorge Helft in mostra al MASI di Lugano

Il MASI Lugano presenta una straordinaria raccolta di disegni e incisioni di Paul Klee (Münchenbuchsee, 1879 – Muralto, 1940) dalla collezione Sylvie e Jorge Helft. Esposta per la prima volta nel suo insieme in un contesto museale, la raccolta comprende una settantina di opere tra disegni a matita, penna e pastello, acquerelli, acqueforti e litografie, che coprono un ampio arco temporale della produzione dell'artista, dal 1914 fino alla sua morte. Pazientemente assemblato nel tempo a partire dagli anni '70 del Novecento, questo coerente nucleo di lavori mette in luce, con purezza cristallina, la forza e l'importanza del disegno, e in particolare della linea, nell'opera di Klee.


Quasi la metà della vasta produzione dell'artista – che comprende circa 9000 opere – è costituita da disegni. Abile e versatile disegnatore fin dai suoi esordi, Klee trova nella linea uno strumento che gli permette di raggiungere quella spontaneità, autenticità e riduzione delle forme che tanto apprezzava nelle opere d’arte preistorica e nei disegni infantili.

Stati d'animo, atmosfere e situazioni, personaggi reali e immaginari; il mondo del circo, piante e animali, il teatro e naturalmente la musica, fino alle premonizioni di morte e malattia: nelle opere in mostra la linea, mezzo essenziale e prolifico, è capace di toccare tutto il regno mistico e fiabesco dell'invenzione di Klee.

Nelle sue opere Klee impiega la linea in tutte le forme possibili: come riga dritta, a zig-zag, verticale, orizzontale, per disegnare circonferenze, frecce, numeri, lettere, segni e simboli, creando opere grafiche dalla connotazione spesso ironica e umoristica, che a tratti sfiora il sarcasmo, ma che a volte si colora di una sfumatura profondamente tragica e drammatica.


Paul Klee - La collezione Sylvie e Jorge Helft

4 settembre 2022 – 8 gennaio 2023

Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano

MASI | LAC


Conferenza stampa e press preview: giovedì 1 settembre, ore 11.00

È prevista una trasferta stampa con partenza da Milano

masilugano.ch

Commenti

Post popolari in questo blog

Il Quadro con cerchio di Kandinskij

Si intitola " Quadro con cerchio ", ed è il primo dipinto astratto di Vasilij Vasil'evič Kandinskij , fu realizzato nel 1911 e ritrovato solo nel 1989. Proveniente dal museo nazionale georgiano di Tbilisi, viene per la prima volta esposto in Italia nell'ambito della mostra " Kandinskji, cavaliere errante.In viaggio verso l'astrazione ." , al Mudec di Milano (fino al 9 luglio). Un quadro al quale lo stesso artista attribuiva importanza, come risulta da una sua lettera del 1935: "Quando ho lasciato Mosca, alcuni miei dipinti, in parte di grande formato, sono rimasti in custodia nel museo di Arte Europea Occidentale. Tra essi il mio primissimo quardo astratto del 1911...Purtroppo, non ne possiedo alcuna foto. All'epoca ero scontento del dipinto e pertanto non l'ho neppure numerato e non ho scritto alcuna indicazione sul retro, come faccio sempre, e non l'ho riportato nel mio catalogo personale" . MUDEC

RI-TRATTI di Peppe Di Giuli

La Galleria Carte Scoperte , situata via Pietro Maroncelli 14, inaugura il 2 luglio 2015, dalle ore 18,00 alle ore 21,30, una mostra dedicata all’ultima produzione di Peppe Di Giuli , artista Umbro e Milanese d’adozione, vincitore di due Compassi d’Oro . La Mostra durerà sino al 16/07/2015 e saranno esposte le firme di alcuni grandi Futuristi: Peppe Di Giuli propone un nuovo modo di penetrare nelle fisionomie operative dei grandi Artisti: un’interpretazione personale delle firme degli stessi.  Opere uniche in legno laccato che oltre a riprendere fedelmente il segno degli Artisti hanno l’interpretazione personale di Di Giuli che rende le firme vere e proprie sculture: plastiche, sinuose, sensuali. La scelta, di dedicare ai grandi del Futurismo una mostra, dell’artista prima e del gallerista poi, è stata dettata dalla stessa spinta emozionale che è quella di rendere omaggio ma soprattutto giustizia ad un movimento, per noi il più importante del novecento, che per mere ragioni ...

San Sebastiano. Bellezza e integrità nell’arte tra Quattrocento e Seicento.

E' in corso - e fino all' 8 marzo 2015 - presso il Castello di Miradolo (immerso in uno dei più lussureggianti parchi romantici del Piemonte, ai piedi delle colline di Pinerolo, all’imbocco della Val Chisone e della Val Pellice) la mostra " San Sebastiano. Bellezza e integrità nell’arte tra Quattrocento e Seicento. " dedicata a San Sebastiano , promossa dalla Fondazione Cosso e curata da Vittorio Sgarbi con la collaborazione di Antonio D’Amico . La mostra offre un interessante excursus in quasi tre secoli, un percorso che dalla seconda metà del Quattrocento giunge agli albori del Settecento, contemplando assoluti capolavori: Tutto l'allestimento è in penombra e i dipinti sembrano accarezzati da morbide luci...L'emozione è tanta, accentuata dal sottofondo musicale , scritta da Debussy per Le Martyre de Saint- Sebastien di D'Annunzio )...si inizia con Andrea della Robbia che modella l’anatomia del giovane Sebastiano con grande raffinatezza, levigan...