Passa ai contenuti principali

Fabrizio Lorenzani e Verena Mayer Tasch - Due.

Il Museo Ugo Guidi e gli Amici del Museo Ugo Guidi onlus presentano la mostra di scultura "Fabrizio Lorenzani e Verena Mayer Tasch" sotto l’egida del MIBAC Ministero dei Beni Culturali. La mostra organizzata per “San Valentino”, a cura di Francesca Giovanelli, e realizzata nel “Museo Ugo Guidi” – MUG - di Forte dei Marmi, via Civitali 33 e al Logos Hotel, via Mazzini 153, sarà inaugurata venerdì 14 febbraio alle ore 17 al MUG alla presenza degli artisti, con ingresso libero. L’esposizione sarà visitabile fino al 6 marzo 2014 al museo su appuntamento al 348-3020538 o museougoguidi@gmail.com, al Logos Hotel sabato 17 -19, domenica 11 -13.
 
“Il potere evocativo della scultura, capace di infondere spirito e corpo a ipotetici "se fosse" agendo concretamente nella materia reale, sapientemente ricreata, può dare forma visibile e tangibile alle immagini più inafferrabili, come quelle contenute nel mito classico, nei racconti antichi, nelle fiabe di ogni tempo e luogo. – Così la critica Francesca Giovanelli presenta la mostra - Verena Mayer Tasch ridefinisce gli usi consueti delle cose, ribaltandone il senso in una nuova realtà, modificata nel profondo della sua essenza. Ripensa il quotidiano, modificandone dimensioni e contesto, per approdare a un altrove misterioso e forse ancora inesplorato.
Fabrizio Lorenzani dà vita ad una realtà sospesa, fatta di cose e di pensieri, al tempo stesso fisica e concettuale, quasi sacrale. Sfidando la legge gravitazionale, tenta nella materia varchi di passaggio in equilibrio verso l'ignoto naturale: il cielo, il mare, la terra. Rigore formale, tecnico e stilistico, acquisito seguendo passo dopo passo un duro iter professionale fatto di studi, pratica di laboratorio, sperimentazione continua, accomuna da sempre i due artisti. Pur procedendo ormai da tempo una accanto all'altro nell'arte e nella vita e condividendo molte esperienze insieme, Verena e Fabrizio mantengono ciascuno la propria personalità, che si riflette distintamente nelle creazioni dell'una e dell'altro.
DUE rappresenta un'occasione per farle dialogare tra loro, in un sapiente intreccio di delicate analogie e studiate correlazioni.”

Il MUG ha il sostegno di Logos Hotel e la partecipazione della Banca Credito Cooperativo Versilia, Lunigiana e Garfagnana, del Parco delle Apuane, di Italia Nostra sez. Massa-Montignoso, del Piccolo Teatro della Versilia e della Fondazione Peccioliper. Con l’adesione del Comune di Forte dei Marmi, dell’Unione Europea, dell’International Council Of Museums, Regione Toscana, Toscana Musei, Edumusei, Provincia di Lucca, Sistema Museale della Provincia di Lucca, Istituto Confucio della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, APT Versilia, Fondazione R. Del Bianco.
Memoria fotografica della mostra a cura di Antonio Raffaelli, presidente Ass. Versiliese Audiovisivi Didattici.
Partner Speciale: La Capannina di Franceschi con lo “ Spazio Museo Ugo Guidi / MUG Space”.
Partner: Città Infinite, Polo Istruzione Professionale “E.Barsanti” Massa e Carrara, Historia vbc, Liceo Artistico “S.Stagi” Pietrasanta, Comitato Archivio Artistico Documentario Gierut, Acomus International, Galatea Versilia.
Media Partner: QN LA NAZIONE, Forte 100, Arte in Toscana www.arteintoscana.it, BestVersilia.com, Life Beyond Tourism, La Parentesi della Scrittura, Reality Magazine.
Per raggiungere il museo col GPS: LAT:43.972477 N - LON:10.154887 E All’uscita dell’Autostrada Versilia, direzione Forte dei Marmi, seguire i cartelli rettangolari marroni che indicano il museo. Sul viale a mare di Forte dei Marmi e su via Mazzini segnaletica marrone.
Info: museougoguidi@gmail.com / 0585 348510 / 3483020538 www.ugoguidi.it
Ufficio Stampa: Associazione “Amici del Museo Ugo Guidi onlus” - Info: 348-3020538 – 0585-348510 

Commenti

Post popolari in questo blog

Il Quadro con cerchio di Kandinskij

Si intitola " Quadro con cerchio ", ed è il primo dipinto astratto di Vasilij Vasil'evič Kandinskij , fu realizzato nel 1911 e ritrovato solo nel 1989. Proveniente dal museo nazionale georgiano di Tbilisi, viene per la prima volta esposto in Italia nell'ambito della mostra " Kandinskji, cavaliere errante.In viaggio verso l'astrazione ." , al Mudec di Milano (fino al 9 luglio). Un quadro al quale lo stesso artista attribuiva importanza, come risulta da una sua lettera del 1935: "Quando ho lasciato Mosca, alcuni miei dipinti, in parte di grande formato, sono rimasti in custodia nel museo di Arte Europea Occidentale. Tra essi il mio primissimo quardo astratto del 1911...Purtroppo, non ne possiedo alcuna foto. All'epoca ero scontento del dipinto e pertanto non l'ho neppure numerato e non ho scritto alcuna indicazione sul retro, come faccio sempre, e non l'ho riportato nel mio catalogo personale" . MUDEC

LUIGI MARCON E LE SUE INCISIONI : A Molfetta presso il Fashion District

Luigi Marcon è nato ai Piai di Tarzo (TV) 1938. Apprende l’arte d’incidere a Venezia, prima all’Istituto Statale d’Arte, e in seguito presso il Centro Internazionale della Grafica. Dal 1960 partecipa a molte rassegne di grafica nazionali ed internazionali conseguendo vari riconoscimenti; allestisce numerose personali in Italia e all’estero.  Da molti anni si dedica pure all’insegnamento della calcografia mediante corsi teorico-pratici in varie città del Veneto. Opera ed espone in permanenza a Vittorio Veneto, Saletta della Grafica e laboratorio d'incisione in Via Manin, 39. Sono spesso ospiti della galleria noti artisti incisori atti a proporre tecniche ed espressioni diverse. Nella sua principale attività di incisore, oltre che pittore, ha realizzato con le tecniche calcografiche oltre 3000 matrici. Ne esegue personalmente la stampa con torchio a stella, normalmente in venti esemplari e ne biffa la matrice a tiratura ultimata. Fino all'8 maggio 2009 l'artista Luigi Marco

ISABELLA d'ARAGONA, duchessa di Bari, è MONNA LISA.

Il beffardo sorriso della Monna Lisa, del poliedrico Leonardo da Vinci, colpisce ancora: non è Lisa Gherardini la donna raffigurata nel ritratto più famoso del mondo ma Isabella d'Aragona , duchessa di Bari. A dirla tutta, non è una notizia proprio inedita, nel senso che non è la prima volta che questa tesi ci viene proposto: un anno fa Maike Vogt-Luerssen (che non è certo una sprovveduta) la sostenne, con confronti e documenti minuziosissimi. Ma non ebbe molto successo e Monna Lisa continuò a rimanere lì..... con quel suo sorriso-non-sorriso che tanto fa impazzire studiosi e ammiratori d'ogni tempo e luogo. Questa volta, però, la tesi ci viene riproposta da una studiosa barese, Titty Pignatelli Palladino, che nei giorni scorsi l'ha presentata a New York. La nota prof. Pignatelli Palladino è partita, nel suo studio, dalla visione di un documento inedito -conservato presso la New York Public Library- contenente la stampa del volto di Isabella d'Aragona. Ad una copia di