Passa ai contenuti principali

Asta di Design, Modern&Decorative Arts alla Viscontea di Milano.

Si svolgerà giovedì 28 novembre 2019 l’ Asta di Design, Modern&Decorative Arts alla Viscontea di Milano.

Dopo le ottime performance nelle maggiori aste internazionali, i grandi nomi del design italiano "fanno rientro a casa" in un’asta di oltre 300 lotti con nomi del calibro di Gio Ponti, Carlo Bugatti, Franco Albini, Osvaldo Borsani e Arnaldo Pomodoro solo per citare i principali.

Un’occasione per ritrovare nella capitale del design i grandi protagonisti che hanno portato il design storico made in Italy nell’Olimpo dell’arte e del collezionismo mondiale come confermano i risultati ottenuti da Sotheby’s, Christie’s e Phillips.

La critica internazionale ha premiato, a più riprese, i maestri italiani del Novecento, tanto che oggi è in atto una profonda e complessa riscoperta di quel periodo storico. In fondo bastano questi nomi per comprendere la portata di un’asta che si prefigura come un appuntamento unico.
Unico proprio come alcuni dei pezzi che saranno battuti.

A partire da una rarità assoluta come il mobile libreria disegnato da Gio Ponti e prodotto da Eugenio Quarti nel 1931 per conservare l’Opera Omnia del Vate, Gabriele D’Annunzio.

Un pezzo in radica pregiata con inserti in ottone e decori alla pompeiana certificata dall’Archivio Gio Ponti, che unisce eleganza, stile e una suggestione particolare, che si avverte fin dal primo sguardo.

La produzione letteraria dello scrittore e poeta simbolo del decadentismo (che comprende svariati capolavori come “Canto Novo”, “Il Piacere” e “La figlia di Iorio”) fu particolarmente florida, ristampata e racchiusa in oltre quaranta volumi, prima dalla Fondazione del Vittoriale degli Italiani subito dopo la sua scomparsa e poi negli anni ‘50.

La stima di questa eccezionale rarità è di 100-150 mila euro.

E non si tratta dell’unico pezzo che certamente attirerà l’attenzione, perché fra i lotti all’asta per la sezione design ci sarà anche una splendida libreria disegnata da Osvaldo Borsani, con smalti e decori in bronzo di Arnaldo Pomodoro.

Da segnalare una collezione di tavoli, sgabelli, sedie, mensole e molti altri pezzi di Carlo Bugatti del 1902 in ottime condizioni e il prototipo del tavolo disegnato da Gae Aulenti e realizzato da Pierluigi Ghianda per la residenza di St. Moritz della famiglia Agnelli.

Se il 28 novembre sarà interamente dedicato al design e all’arte decorativa (lotti 1-327), il giorno successivo andrà in scena una selezione di arte moderna e contemporanea con i lotti dal 330 al 419. Un appuntamento imperdibile per appassionati e addetti ai lavori, che potranno partecipare all’asta dal vivo, nella sede della Casa d’Aste Viscontea in via Guido Cavalcanti 8 a Milano dalle ore 16:00, telefonicamente, con offerta scritta e online. L’esposizione è in programma da sabato 23 a martedì 26 novembre (orario continuato 10:00-18:00) e mercoledì 27 (dalle 10:00 alle 13:00), mentre il catalogo è già consultabile online.


Come partecipare all’Asta:
Dal vivo – Viscontea Casa d’Aste – Milano, via Guido Cavalcanti, 8 (MM1: fermata Pasteur; MM2 e MM3: fermata Centrale; Tram 1 fermata p.zza Morbegno o fermata via Venini – via Sauli, autobus 87 e 174: fermata Aporti – Parravicini e Aporti – Varanini)
Con offerta scritta e telefonica:https://www.visconteacasadaste.com/scheda-di-partecipazione.
Online:invaluable.comwww.liveauctioneers.com  www.the-saleroom.com

Per maggiori informazioni:
VISCONTEA CASA D’ASTE SRL
Via Guido Cavalcanti, 8 – 20127 Milano (MI), Italia
Tel: (+39) 02 36505491 | (+39) 02 36505871
Fax: (+39) 02 2047544
Email: info@visconteacasadaste.com
Sito: www.visconteacasadaste.com




Post popolari in questo blog

Il Quadro con cerchio di Kandinskij

Si intitola " Quadro con cerchio ", ed è il primo dipinto astratto di Vasilij Vasil'evič Kandinskij , fu realizzato nel 1911 e ritrovato solo nel 1989. Proveniente dal museo nazionale georgiano di Tbilisi, viene per la prima volta esposto in Italia nell'ambito della mostra " Kandinskji, cavaliere errante.In viaggio verso l'astrazione ." , al Mudec di Milano (fino al 9 luglio). Un quadro al quale lo stesso artista attribuiva importanza, come risulta da una sua lettera del 1935: "Quando ho lasciato Mosca, alcuni miei dipinti, in parte di grande formato, sono rimasti in custodia nel museo di Arte Europea Occidentale. Tra essi il mio primissimo quardo astratto del 1911...Purtroppo, non ne possiedo alcuna foto. All'epoca ero scontento del dipinto e pertanto non l'ho neppure numerato e non ho scritto alcuna indicazione sul retro, come faccio sempre, e non l'ho riportato nel mio catalogo personale" . MUDEC

ISABELLA d'ARAGONA, duchessa di Bari, è MONNA LISA.

Il beffardo sorriso della Monna Lisa, del poliedrico Leonardo da Vinci, colpisce ancora: non è Lisa Gherardini la donna raffigurata nel ritratto più famoso del mondo ma Isabella d'Aragona , duchessa di Bari. A dirla tutta, non è una notizia proprio inedita, nel senso che non è la prima volta che questa tesi ci viene proposto: un anno fa Maike Vogt-Luerssen (che non è certo una sprovveduta) la sostenne, con confronti e documenti minuziosissimi. Ma non ebbe molto successo e Monna Lisa continuò a rimanere lì..... con quel suo sorriso-non-sorriso che tanto fa impazzire studiosi e ammiratori d'ogni tempo e luogo. Questa volta, però, la tesi ci viene riproposta da una studiosa barese, Titty Pignatelli Palladino, che nei giorni scorsi l'ha presentata a New York. La nota prof. Pignatelli Palladino è partita, nel suo studio, dalla visione di un documento inedito -conservato presso la New York Public Library- contenente la stampa del volto di Isabella d'Aragona. Ad una copia di ...

RI-TRATTI di Peppe Di Giuli

La Galleria Carte Scoperte , situata via Pietro Maroncelli 14, inaugura il 2 luglio 2015, dalle ore 18,00 alle ore 21,30, una mostra dedicata all’ultima produzione di Peppe Di Giuli , artista Umbro e Milanese d’adozione, vincitore di due Compassi d’Oro . La Mostra durerà sino al 16/07/2015 e saranno esposte le firme di alcuni grandi Futuristi: Peppe Di Giuli propone un nuovo modo di penetrare nelle fisionomie operative dei grandi Artisti: un’interpretazione personale delle firme degli stessi.  Opere uniche in legno laccato che oltre a riprendere fedelmente il segno degli Artisti hanno l’interpretazione personale di Di Giuli che rende le firme vere e proprie sculture: plastiche, sinuose, sensuali. La scelta, di dedicare ai grandi del Futurismo una mostra, dell’artista prima e del gallerista poi, è stata dettata dalla stessa spinta emozionale che è quella di rendere omaggio ma soprattutto giustizia ad un movimento, per noi il più importante del novecento, che per mere ragioni ...