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Un uccellino per La Rinascita

La Fondazione Pietro Lista realizza un progetto con ceramisti, designer e artisti per dare un senso all’attesa in cui tutti sono sospesi. L’idea è di realizzare tante riggiole rappresentanti un uccellino da riunire in un unico pannello, poi donato a un comune. Nella prima fase del progetto online si pubblicano i bozzetti realizzati dagli artisti e ceramisti sulla pagina Facebook e Instagram della Fondazione stessa.

Aderiscono al progetto curato da Pietro Lista e Rosa Cuccurullo gli artisti: Michele Attianese, Vittorio Avella, Raffaele Avella, Maria Grazia Benincasa, Gaetano Branca, Gennaro Branca, Rita Cafaro, Lucia Carpentieri, Enzo Caruso, Antonio Cervasio, Giuseppe Cicalese, Rosa Cuccurullo, Federica D'Ambrosio, Antonio Nino D'Angelo, Elisa D'Arienzo, Mara D'Arienzo, Rosanna di Marino, Ferdinando Fedele, Bruno Fermariello, Nello Ferrigno, Marco Fusco, Loredana Gigliotti, Sergio Gioielli, Roberto Iossa, Rosanna Iossa, Pino Latronico, Livio Marino Atellano, Matilda Leppakoski, Lucio Liquori, Pasquale Liquori, Armando Lombardi, Lello Lopez, Giulia Mannara, Gabriele Manzo, Danilo Mariani, Alessandro Mautone, Jacopo Naddeo, Deborah Napolitano Dienne, Augusto Pandolfi, Mary Pappalardo, Gloria Pastore, Antonio Petti, Matteo Salsano, Teresa Salsano, Paolo Sandulli, Stefania Saturnino, Giorgina Scalese, Salvatore Scalese, Pierfrancesco Solimene, Sasà Sorrentino.

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Il Quadro con cerchio di Kandinskij

Si intitola " Quadro con cerchio ", ed è il primo dipinto astratto di Vasilij Vasil'evič Kandinskij , fu realizzato nel 1911 e ritrovato solo nel 1989. Proveniente dal museo nazionale georgiano di Tbilisi, viene per la prima volta esposto in Italia nell'ambito della mostra " Kandinskji, cavaliere errante.In viaggio verso l'astrazione ." , al Mudec di Milano (fino al 9 luglio). Un quadro al quale lo stesso artista attribuiva importanza, come risulta da una sua lettera del 1935: "Quando ho lasciato Mosca, alcuni miei dipinti, in parte di grande formato, sono rimasti in custodia nel museo di Arte Europea Occidentale. Tra essi il mio primissimo quardo astratto del 1911...Purtroppo, non ne possiedo alcuna foto. All'epoca ero scontento del dipinto e pertanto non l'ho neppure numerato e non ho scritto alcuna indicazione sul retro, come faccio sempre, e non l'ho riportato nel mio catalogo personale" . MUDEC

RI-TRATTI di Peppe Di Giuli

La Galleria Carte Scoperte , situata via Pietro Maroncelli 14, inaugura il 2 luglio 2015, dalle ore 18,00 alle ore 21,30, una mostra dedicata all’ultima produzione di Peppe Di Giuli , artista Umbro e Milanese d’adozione, vincitore di due Compassi d’Oro . La Mostra durerà sino al 16/07/2015 e saranno esposte le firme di alcuni grandi Futuristi: Peppe Di Giuli propone un nuovo modo di penetrare nelle fisionomie operative dei grandi Artisti: un’interpretazione personale delle firme degli stessi.  Opere uniche in legno laccato che oltre a riprendere fedelmente il segno degli Artisti hanno l’interpretazione personale di Di Giuli che rende le firme vere e proprie sculture: plastiche, sinuose, sensuali. La scelta, di dedicare ai grandi del Futurismo una mostra, dell’artista prima e del gallerista poi, è stata dettata dalla stessa spinta emozionale che è quella di rendere omaggio ma soprattutto giustizia ad un movimento, per noi il più importante del novecento, che per mere ragioni ...

San Sebastiano. Bellezza e integrità nell’arte tra Quattrocento e Seicento.

E' in corso - e fino all' 8 marzo 2015 - presso il Castello di Miradolo (immerso in uno dei più lussureggianti parchi romantici del Piemonte, ai piedi delle colline di Pinerolo, all’imbocco della Val Chisone e della Val Pellice) la mostra " San Sebastiano. Bellezza e integrità nell’arte tra Quattrocento e Seicento. " dedicata a San Sebastiano , promossa dalla Fondazione Cosso e curata da Vittorio Sgarbi con la collaborazione di Antonio D’Amico . La mostra offre un interessante excursus in quasi tre secoli, un percorso che dalla seconda metà del Quattrocento giunge agli albori del Settecento, contemplando assoluti capolavori: Tutto l'allestimento è in penombra e i dipinti sembrano accarezzati da morbide luci...L'emozione è tanta, accentuata dal sottofondo musicale , scritta da Debussy per Le Martyre de Saint- Sebastien di D'Annunzio )...si inizia con Andrea della Robbia che modella l’anatomia del giovane Sebastiano con grande raffinatezza, levigan...