Passa ai contenuti principali

Michelangelo Galliani e la sua Nebula

Nelle sale settecentesche del Palazzo del Medico di Carrara, ricche di stucchi, affreschi e decorazioni marmoree, sarà ospitata, dal 24 luglio al 15 settembre 2021, "Nebula", esposizione personale dello scultore Michelangelo Galliani. Promossa da Vôtre spazi contemporanei, con la collaborazione di Cris Contini Contemporary e Galleria Giovanni Bonelli, la mostra sarà inaugurata sabato 24 luglio dalle 18.00 alle 23.00.


Il percorso espositivo, che si snoda al piano nobile del palazzo, gioiello tardobarocco del Settecento carrarese, comprende una concisa selezione di opere, alcune delle quali inedite, che l’artista e Nicola Ricci, presidente dell’Associazione culturale Vôtre e titolare dell’omonimo spazio presso Palazzo del Medico, hanno scelto di porre in dialogo con il luogo che le ospita.

Saranno esposti il trittico "Blu" (2012), composto da tre incisioni a bulino su piombo, due "Vanitas" (2021), rispettivamente in onice e marmo nero marquinia con tralci di vite in foglia d’oro e d’argento, e l’opera "Rebvs vitae" (2018), recentemente presentata alla Basilica di San Celso a Milano. All’interno dell’alcova, trionfo di marmi bianchi e policromi, sarà installato il polittico "Nebula" (2021), che dà il titolo alla mostra. Un’opera in marmo statuario di Carrara, lavorato come se fosse un foglio di carta, che nasce dalla fotografia di una nebulosa catturata dal telescopio spaziale Hubble.  

«Frequento da sempre Carrara e i suoi marmi - spiega Michelangelo Galliani -, le sue maestranze e il loro duro lavoro. Le sue cave sono state fin dall’inizio un amore viscerale. Ho lottato da sempre con un materiale tanto ostile quanto dolce e meraviglioso. Le opere selezionate per la mostra si insinuano in uno spazio barocco e carico di storia, di fronzoli e di colori. Lavori nati dalle ceneri di questo importante passato per dialogare con il presente sotto forme nuove».


La personale sarà visitabile fino al 15 settembre 2021, nei mesi di luglio e settembre da martedì a sabato con orario 16.00-20.00, nel mese di agosto da martedì a sabato con orario 18.00-23.00, domenica su appuntamento. Ingresso libero. 


Per informazioni: T. +39 3384417145, 

associazionevotre@gmail.com, 

nicolaricci1@virgilio.it.


Michelangelo Galliani è nato nel 1975 a Montecchio Emilia, Reggio Emilia. Inizia a lavorare come scultore molto giovane. Frequenta prima l’Istituto d’Arte Paolo Toschi di Parma con indirizzo Scenotecnica, si specializza poi all’Istituto per l'Arte e il Restauro di Palazzo Spinelli a Firenze e si diploma infine all’Accademia di Belle Arti di Carrara con indirizzo Scultura. Dal 1996, ha preso parte a numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero. Tra le recenti mostre si segnalano: "Le Latitudini dell’Arte" (Ungheria e Italia, Vigadò Galéria, Budapest, 2017), "Wondertime" (GAM, Catania, 2018), "Skulptur, trifft Figur" (Einladung, Austria, 2018), "Sensitive Surfaces" (Cris Contini Contemporary, Londra, 2019), "Ad integrum. 4 opere di Michelangelo Galliani alla Basilica di San Celso" (Basilica di San Celso, Milano, 2020). Ha partecipato, inoltre, al progetto "Art&Design", promosso da Andrea Castrignano in occasione di "Milano Design City 2020". Nel 2021 si segnalano le seguenti mostre: "In fragmenta" (Cris Contini Contemporary, Porto Montenegro, fino al 15 ottobre 2021), "Nebula" (Vôtre spazi contemporanei, Carrara, 24 luglio - 15 settembre 2021), "Vertigo" (Museo Casa Natale di Michelangelo Buonarroti, Caprese Michelangelo, Arezzo, 22 agosto - 26 settembre 2021). È stato insignito del "Franco Cuomo International Award per l’Arte" con cerimonia di premiazione nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani a Roma. Attualmente, oltre al suo lavoro di scultore, è titolare della cattedra di "Tecniche del Marmo e delle Pietre dure" presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino. Lavora con la galleria Cris Contini Contemporary con sede a Londra e Porto Montenegro.


Segnalato da: CSArt di Chiara Serri, Via Emilia Santo Stefano 54, 42121 Reggio Emilia

Commenti

Post popolari in questo blog

LUIGI MARCON E LE SUE INCISIONI : A Molfetta presso il Fashion District

Luigi Marcon è nato ai Piai di Tarzo (TV) 1938. Apprende l’arte d’incidere a Venezia, prima all’Istituto Statale d’Arte, e in seguito presso il Centro Internazionale della Grafica. Dal 1960 partecipa a molte rassegne di grafica nazionali ed internazionali conseguendo vari riconoscimenti; allestisce numerose personali in Italia e all’estero.  Da molti anni si dedica pure all’insegnamento della calcografia mediante corsi teorico-pratici in varie città del Veneto. Opera ed espone in permanenza a Vittorio Veneto, Saletta della Grafica e laboratorio d'incisione in Via Manin, 39. Sono spesso ospiti della galleria noti artisti incisori atti a proporre tecniche ed espressioni diverse. Nella sua principale attività di incisore, oltre che pittore, ha realizzato con le tecniche calcografiche oltre 3000 matrici. Ne esegue personalmente la stampa con torchio a stella, normalmente in venti esemplari e ne biffa la matrice a tiratura ultimata. Fino all'8 maggio 2009 l'artista Luigi Marco

Il Quadro con cerchio di Kandinskij

Si intitola " Quadro con cerchio ", ed è il primo dipinto astratto di Vasilij Vasil'evič Kandinskij , fu realizzato nel 1911 e ritrovato solo nel 1989. Proveniente dal museo nazionale georgiano di Tbilisi, viene per la prima volta esposto in Italia nell'ambito della mostra " Kandinskji, cavaliere errante.In viaggio verso l'astrazione ." , al Mudec di Milano (fino al 9 luglio). Un quadro al quale lo stesso artista attribuiva importanza, come risulta da una sua lettera del 1935: "Quando ho lasciato Mosca, alcuni miei dipinti, in parte di grande formato, sono rimasti in custodia nel museo di Arte Europea Occidentale. Tra essi il mio primissimo quardo astratto del 1911...Purtroppo, non ne possiedo alcuna foto. All'epoca ero scontento del dipinto e pertanto non l'ho neppure numerato e non ho scritto alcuna indicazione sul retro, come faccio sempre, e non l'ho riportato nel mio catalogo personale" . MUDEC

ISABELLA d'ARAGONA, duchessa di Bari, è MONNA LISA.

Il beffardo sorriso della Monna Lisa, del poliedrico Leonardo da Vinci, colpisce ancora: non è Lisa Gherardini la donna raffigurata nel ritratto più famoso del mondo ma Isabella d'Aragona , duchessa di Bari. A dirla tutta, non è una notizia proprio inedita, nel senso che non è la prima volta che questa tesi ci viene proposto: un anno fa Maike Vogt-Luerssen (che non è certo una sprovveduta) la sostenne, con confronti e documenti minuziosissimi. Ma non ebbe molto successo e Monna Lisa continuò a rimanere lì..... con quel suo sorriso-non-sorriso che tanto fa impazzire studiosi e ammiratori d'ogni tempo e luogo. Questa volta, però, la tesi ci viene riproposta da una studiosa barese, Titty Pignatelli Palladino, che nei giorni scorsi l'ha presentata a New York. La nota prof. Pignatelli Palladino è partita, nel suo studio, dalla visione di un documento inedito -conservato presso la New York Public Library- contenente la stampa del volto di Isabella d'Aragona. Ad una copia di