Passa ai contenuti principali

Angeli a Calatagèron

Quello che accadrà nelle sale del Palazzo Comunale ha dell’incredibile. Per la prima volta nella storia dell’arte un celebre artista del passato ritornerà dall’aldilà per trasferire la sua energia ad un pubblico di appassionati intervenuti, in occasione della personale del maestro Lorenzo Chinnici, “Angeli a Calatagèron”.



Lo spirito irrequieto del Caravaggio, che tra il 1608 ed il 1609 fu nella città calatina, sarà invitato a ritornare in questa terra incantata, per prendere parte alla mostra, attraverso la mediazione del famoso Craig Warwick “L’uomo che parla con gli Angeli” il quale, pervaso ormai da tempo da visioni, ha captato vibrazioni provenienti proprio da Caltagirone. Warwick ha percepito sia il tormento di Caravaggio per il furto di un suo dipinto realizzato in terra calatina nel 1609, sia il desiderio di Lorenzo Chinnici di abbracciare l’anima del grande artista lombardo, tra i suoi modelli di ispirazione, la cui ombra aleggia anche su uno scrittore, Vincenzo Calí. L’autore, affascinato dall’arte di Chinnici, compone poesie lasciandosi ispirare dalle immagini dei suoi dipinti, che gli compaiono nelle sue visioni oniriche.

I capolavori del maestro Chinnici saranno accompagnati dai versi dello scrittore per raccontare una Sicilia magnetica, punto di incontro tra energie ataviche e nuove pulsioni.

Saranno parte integrante della mostra le installazioni de #Lasiciliainunbarattolo, contenitori che custodivano i colori che Chinnici utilizzava per dipingere, e oggi rigenerati, racchiudono gli spiriti di Sicilia e l’anima stessa del maestro, che unitamente a voci, odori, sapori, suoni, risa e poesie, si propagano tra gli astanti coinvolgendoli in una danza senza tempo. 

La mostra rende possibile ritorni importanti, facendo sì che Caltagirone, custode della banca del grano, germogli a nuova vita. A suggellare questo momento, il sodalizio con Simenza, cumpagnia siciliana sementi contadine, che accoglierà i partecipanti con le sue degustazioni.

“Angeli a Calatagèron” deve la sua realizzazione anche alla mediazione della calatina Michela Velardita ed all’entusiastica accoglienza del progetto da parte del Comune di Caltagirone, cittadina barocca, rinomata in tutto il mondo per le sue pregiate ceramiche. 

Chi ha reso possibile questo evento non lo ha fatto con la pretesa di promettere un miracolo, piuttosto ci piacerebbe raccontare una bella fiaba di Sicilia dove i sogni si trasformano in realtà, facendo vivere ai partecipanti un’esperienza eccezionale.





Lorenzo Chinnici  “ Angeli a Calatagèron “ Caltagirone

Con la partecipazione di Craig Warwick “L’uomo che parla con gli Angeli”

Per la prima volta nella storia dell'arte...



21 luglio - 20 agosto 2018, Caltagirone

SICILY



INAUGURAZIONE

21 luglio, ore 19.00 – Palazzo Comunale di Caltagirone

Piazza Municipio, 1 – 95041 Caltagirone (CT)



ART EXHIBITION

21 luglio - 20 agosto 2018

12.00 -16.30 / 18.30 - 21.30



Vincenzo Calì - Poesie

Michela Velardita - Emozioni

#lasiciliainunbarattolo – Installazioni




INTRODUCE
Michela Velardita

Piano: Gianni Raniolo

ART
Art Critic: Annalina Grasso
Art Historian: Valentina Certo
Art Handler: Luigi Falcone

PRODUCTION
Event Manager: Annamaria Imondi
Executive Director: Jessica Montemagno
Photographer: Andrea Fallara
Video Maker: Michele Buccafusca
PR Manager: Ampellio Ramaioli


FASHION
Alpi Fashion Magazine
Lake Como Tourism
London One Radio
B.Art

READING
Claudia Gemelli
Nino Mazzù
Francesca Marcaione
Paola Gemelli

F/B & FUN
Simenza
Il Mondo in un Bicchiere
Veggiessima la Green Chef
Laboratorio idee by Antonuccio



Segnalato da Lorenzo Chinnici
lorenzochinnici@artecaltagirone.it
www.lorenzochinnici.com
(+39) 338 8799280

Post popolari in questo blog

Il Quadro con cerchio di Kandinskij

Si intitola " Quadro con cerchio ", ed è il primo dipinto astratto di Vasilij Vasil'evič Kandinskij , fu realizzato nel 1911 e ritrovato solo nel 1989. Proveniente dal museo nazionale georgiano di Tbilisi, viene per la prima volta esposto in Italia nell'ambito della mostra " Kandinskji, cavaliere errante.In viaggio verso l'astrazione ." , al Mudec di Milano (fino al 9 luglio). Un quadro al quale lo stesso artista attribuiva importanza, come risulta da una sua lettera del 1935: "Quando ho lasciato Mosca, alcuni miei dipinti, in parte di grande formato, sono rimasti in custodia nel museo di Arte Europea Occidentale. Tra essi il mio primissimo quardo astratto del 1911...Purtroppo, non ne possiedo alcuna foto. All'epoca ero scontento del dipinto e pertanto non l'ho neppure numerato e non ho scritto alcuna indicazione sul retro, come faccio sempre, e non l'ho riportato nel mio catalogo personale" . MUDEC

ISABELLA d'ARAGONA, duchessa di Bari, è MONNA LISA.

Il beffardo sorriso della Monna Lisa, del poliedrico Leonardo da Vinci, colpisce ancora: non è Lisa Gherardini la donna raffigurata nel ritratto più famoso del mondo ma Isabella d'Aragona , duchessa di Bari. A dirla tutta, non è una notizia proprio inedita, nel senso che non è la prima volta che questa tesi ci viene proposto: un anno fa Maike Vogt-Luerssen (che non è certo una sprovveduta) la sostenne, con confronti e documenti minuziosissimi. Ma non ebbe molto successo e Monna Lisa continuò a rimanere lì..... con quel suo sorriso-non-sorriso che tanto fa impazzire studiosi e ammiratori d'ogni tempo e luogo. Questa volta, però, la tesi ci viene riproposta da una studiosa barese, Titty Pignatelli Palladino, che nei giorni scorsi l'ha presentata a New York. La nota prof. Pignatelli Palladino è partita, nel suo studio, dalla visione di un documento inedito -conservato presso la New York Public Library- contenente la stampa del volto di Isabella d'Aragona. Ad una copia di

RI-TRATTI di Peppe Di Giuli

La Galleria Carte Scoperte , situata via Pietro Maroncelli 14, inaugura il 2 luglio 2015, dalle ore 18,00 alle ore 21,30, una mostra dedicata all’ultima produzione di Peppe Di Giuli , artista Umbro e Milanese d’adozione, vincitore di due Compassi d’Oro . La Mostra durerà sino al 16/07/2015 e saranno esposte le firme di alcuni grandi Futuristi: Peppe Di Giuli propone un nuovo modo di penetrare nelle fisionomie operative dei grandi Artisti: un’interpretazione personale delle firme degli stessi.  Opere uniche in legno laccato che oltre a riprendere fedelmente il segno degli Artisti hanno l’interpretazione personale di Di Giuli che rende le firme vere e proprie sculture: plastiche, sinuose, sensuali. La scelta, di dedicare ai grandi del Futurismo una mostra, dell’artista prima e del gallerista poi, è stata dettata dalla stessa spinta emozionale che è quella di rendere omaggio ma soprattutto giustizia ad un movimento, per noi il più importante del novecento, che per mere ragioni poli