Passa ai contenuti principali

Tra metafora e racconto sociale

Prende il via, sabato 12 ottobre, alla Gamc di Viareggio, «Tra metafora e racconto sociale», l’antologica di Lunardi: una mostra, organizzata insieme al Comune di Viareggio e alla OXOgallery, che ne riassume gli ultimi dieci anni di ricerca e ne illustra il cammino di sperimentazione video e di narrazione sociopolitica.

In esposizione i lavori video della Trilogia della Decadenza, le fotografie dei racconti al femminile, il progetto sviluppato con OXO Gallery dal titolo Sanctuary e il progetto di grafica digitale Industrial, oltre a una sezione dedicata alla produzione video di Lunardi.

Il percorso sarà aperto da una sala introduttiva sul tema della video arte in Italia dove altri videoartisti, in relazione di scambio e reciproca contaminazione con l’autore, metteranno in visione le proprie opere in rappresentanza degli ambiti più significativi della produzione italiana. Una sezione atipica ma fortemente voluta dall’artista allo scopo di rappresentare il suo ambiente di riferimento, ossia il contesto creativo e intellettuale in cui si muove. Gli artisti coinvolti sono Alessandro Amaducci, Apotropia, Audrey A Coïaniz  / Saul Saguatti, Christina g Hadley, Debora Vrizzi, Elisabetta di Sopra, Francesca Fini, Francesca Leoni / Davide Mastrangelo, Francesca Lolli, Igor Imhoff, Michele Manzini, Rita Casdia, Salvatore Insana, Silvia de Gennaro.

«Artisti importanti – commenta il sindaco Del Ghingaro – per un progetto innovativo: alla Gamc una finestra sul futuro dell’arte italiana»

Per info e documentazione scrivere a: oxogallery@oxogallery.com

Contatti

Galleria d‘Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani”
Palazzo delle Muse
Piazza Mazzini
55049 – Viareggio
Tel: +39 0584 581118
www.gamc.it
gamc@comune.viareggio.lu.it

Orari di apertura:
dal 1 settembre al 14 giugno
dal Mercoledì al Sabato dalle 15.30 alle 19.30
Domenica dalle 9.30 alle 13.30 – dalle 15.30 alle 19.30
Lunedì e Martedì chiuso

Terza domenica del mese ingresso gratuito




Post popolari in questo blog

Il Quadro con cerchio di Kandinskij

Si intitola " Quadro con cerchio ", ed è il primo dipinto astratto di Vasilij Vasil'evič Kandinskij , fu realizzato nel 1911 e ritrovato solo nel 1989. Proveniente dal museo nazionale georgiano di Tbilisi, viene per la prima volta esposto in Italia nell'ambito della mostra " Kandinskji, cavaliere errante.In viaggio verso l'astrazione ." , al Mudec di Milano (fino al 9 luglio). Un quadro al quale lo stesso artista attribuiva importanza, come risulta da una sua lettera del 1935: "Quando ho lasciato Mosca, alcuni miei dipinti, in parte di grande formato, sono rimasti in custodia nel museo di Arte Europea Occidentale. Tra essi il mio primissimo quardo astratto del 1911...Purtroppo, non ne possiedo alcuna foto. All'epoca ero scontento del dipinto e pertanto non l'ho neppure numerato e non ho scritto alcuna indicazione sul retro, come faccio sempre, e non l'ho riportato nel mio catalogo personale" . MUDEC

LUIGI MARCON E LE SUE INCISIONI : A Molfetta presso il Fashion District

Luigi Marcon è nato ai Piai di Tarzo (TV) 1938. Apprende l’arte d’incidere a Venezia, prima all’Istituto Statale d’Arte, e in seguito presso il Centro Internazionale della Grafica. Dal 1960 partecipa a molte rassegne di grafica nazionali ed internazionali conseguendo vari riconoscimenti; allestisce numerose personali in Italia e all’estero.  Da molti anni si dedica pure all’insegnamento della calcografia mediante corsi teorico-pratici in varie città del Veneto. Opera ed espone in permanenza a Vittorio Veneto, Saletta della Grafica e laboratorio d'incisione in Via Manin, 39. Sono spesso ospiti della galleria noti artisti incisori atti a proporre tecniche ed espressioni diverse. Nella sua principale attività di incisore, oltre che pittore, ha realizzato con le tecniche calcografiche oltre 3000 matrici. Ne esegue personalmente la stampa con torchio a stella, normalmente in venti esemplari e ne biffa la matrice a tiratura ultimata. Fino all'8 maggio 2009 l'artista Luigi Marco

ISABELLA d'ARAGONA, duchessa di Bari, è MONNA LISA.

Il beffardo sorriso della Monna Lisa, del poliedrico Leonardo da Vinci, colpisce ancora: non è Lisa Gherardini la donna raffigurata nel ritratto più famoso del mondo ma Isabella d'Aragona , duchessa di Bari. A dirla tutta, non è una notizia proprio inedita, nel senso che non è la prima volta che questa tesi ci viene proposto: un anno fa Maike Vogt-Luerssen (che non è certo una sprovveduta) la sostenne, con confronti e documenti minuziosissimi. Ma non ebbe molto successo e Monna Lisa continuò a rimanere lì..... con quel suo sorriso-non-sorriso che tanto fa impazzire studiosi e ammiratori d'ogni tempo e luogo. Questa volta, però, la tesi ci viene riproposta da una studiosa barese, Titty Pignatelli Palladino, che nei giorni scorsi l'ha presentata a New York. La nota prof. Pignatelli Palladino è partita, nel suo studio, dalla visione di un documento inedito -conservato presso la New York Public Library- contenente la stampa del volto di Isabella d'Aragona. Ad una copia di