Con la cura di Cecilia Canziani e Ilaria Gianni, si inaugura domani alla Nomas Foudation "A Painting Cycle”, rassegna sullo specifico linguaggio della pittura nell'arte e sui suoi significati al giorno d'oggi. Ogni due settimane, fino a maggio, gli spazi della Fondazione si trasformeranno in una "Quadreria” che darà spazio anche a dibattiti, workshop e all'apertura di una biblioteca tematica.
Cosa significa lavorare con la pittura oggi? Come si è modificata - se lo ha fatto - confrontandosi con i differenti media che nel secolo scorso gli artisti hanno adottato? E’ possibile parlare di stile, tecnica o utilizzare il termine rappresentazione? Qual è la consapevolezza con la quale si affronta il linguaggio pittorico oggi? Sono solo alcuni degli interrogati che la manifestazione vuole sollevare intorno al mezzo pittorico, il medium tradizionale dell'arte che più di ogni altro si lega all'idea della creatività e che negli ultimi tempi sembra aver avuto una rinascita anche tra gli stessi addetti ai lavori. Inaugura il ciclo, domani, l’artista inglese Jessica Warboys con una selezione di lavori della serie Sea Paintings realizzata a Stromboli, insieme all’anteprima di Stone Throat (2011), il film girato sull’isola in autunno. Il 22 marzo sarà la volta di Julia Schmidt, il 5 aprile di Christopher Orr, il 19 di Agnieszka Brzezanska per chiudere il prossimo 3 maggio con Luca Bertolo.
Cinque differenti prospettive sul linguaggio pittorico a partire anche dal patrimonio artistico di Roma: ogni pittore sarà chiamato a identificare anche le opere presenti in città che hanno influenzato il personale percorso pittorico nella creazione di un'ideale mappa. E di "mappatura” si può parlare anche nei confronti del laboratorio che terrà Alessandro Sarra in occasione del "Ciclo di Pittura” della Nomas. "Progettare il cielo”, questo il titolo del workshop, sarà distribuito su dieci incontri, a cadenza settimanale, tra la sede di Nomas, lo studio dell'artista e alcuni musei romani. Insomma la pittura è viva..... e se è viva, allora "Viva la pittura!".
Cosa significa lavorare con la pittura oggi? Come si è modificata - se lo ha fatto - confrontandosi con i differenti media che nel secolo scorso gli artisti hanno adottato? E’ possibile parlare di stile, tecnica o utilizzare il termine rappresentazione? Qual è la consapevolezza con la quale si affronta il linguaggio pittorico oggi? Sono solo alcuni degli interrogati che la manifestazione vuole sollevare intorno al mezzo pittorico, il medium tradizionale dell'arte che più di ogni altro si lega all'idea della creatività e che negli ultimi tempi sembra aver avuto una rinascita anche tra gli stessi addetti ai lavori. Inaugura il ciclo, domani, l’artista inglese Jessica Warboys con una selezione di lavori della serie Sea Paintings realizzata a Stromboli, insieme all’anteprima di Stone Throat (2011), il film girato sull’isola in autunno. Il 22 marzo sarà la volta di Julia Schmidt, il 5 aprile di Christopher Orr, il 19 di Agnieszka Brzezanska per chiudere il prossimo 3 maggio con Luca Bertolo.
Cinque differenti prospettive sul linguaggio pittorico a partire anche dal patrimonio artistico di Roma: ogni pittore sarà chiamato a identificare anche le opere presenti in città che hanno influenzato il personale percorso pittorico nella creazione di un'ideale mappa. E di "mappatura” si può parlare anche nei confronti del laboratorio che terrà Alessandro Sarra in occasione del "Ciclo di Pittura” della Nomas. "Progettare il cielo”, questo il titolo del workshop, sarà distribuito su dieci incontri, a cadenza settimanale, tra la sede di Nomas, lo studio dell'artista e alcuni musei romani. Insomma la pittura è viva..... e se è viva, allora "Viva la pittura!".
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