L’amante dell’ingegnere
Incontro dal titolo “L’amante dell’ingegnere”, ospiti Clara Murtas e Alessandra Menesini. L’iniziativa rientra nel progetto “Dialoghi del contemporaneo”, promosso dal consorzio Kaisten e finanziato dalla Provincia di Cagliari, finalizzato al confronto tra linguaggi diversi per una traduzione divulgativa dell’opera del contemporaneo. Da un quadro di Carlo Carrà, Clara Murtas offrirà gli spunti per una riflessione sui temi poetici femminili del periodo futurista. Collegandosi allo stesso dipinto, Alessandra Menesini parlerà dei metodi d'approccio ai linguaggi dell'arte contemporanea.
Capire l’arte contemporanea significa entrare in un mondo in cui le arti sono in perenne divenire, sempre più multiformi e, in accordo con l’accadere incessante degli eventi mondiali quotidiani, alla costante ricerca di una molteplicità di linguaggi, di segni, di riferimenti, di varietà di strumenti e materiali, di energie, di istanze, di modelli.
Dialogare col contemporaneo significa aprire prospettive di crescita e di consapevolezza. Perché il processo si avvii sono però necessari dei passaggi intermedi in cui sia possibile superare la diffidenza e l’indifferenza di coloro che ritengono di non essere in grado di apprezzare e comprendere la cultura contemporanea.
Per questo motivo il progetto intende invitare gli artisti più noti del panorama cagliaritano a parlare e raccontare, attraverso la loro esperienza e il loro strumento artistico,di un opera di arte contemporanea. |
Mariposa - due ali, due voci, un solo volo.
Claudia La Neve, artista siciliana, presenta un percorso sensoriale nell'intimità femminile.
L'uso di sabbie di origine marina e vulcanica, legate alla terra d'origine, mescolate alla vivacità dei toni glamour, si unisce alla delicata morbidezza dell'acquarello, intimo ed essenziale, in un continuo dialogo tra l'essere e l'apparire. L'universo femminile è indagato nella sua fragilità eppure nella sua complessità, restituendo un tessuto di emozioni legate al colore, alla luce, alle forme leggere ma aggrovigliate nell'inganno di voler apparire ciò che non sono. La grazia preponderante di variopinte farfalle, in contrasto con la delicatezza di esili corpi femminili, evanescenti, impalpabili eppure raccolti in un'intenso abbraccio catartico, riflettono dunque un viaggio suggestivo ed etereo nell'identità nascosta della donna. In una location elegante e raffinata, una primavera 'ad arte' accompagnata da degustazioni a tema, per una vera e propria esperienza sensoriale.
Da Giovedì a Sabato, dalle ore 19.00
Claudia La Neve è nata a Palermo nel 1985. Diplomata al Liceo Artistico, si appassiona alla fotografia seguendo un corso di tecniche, luci e postproduzione. Nel 2008 consegue il diploma accademico in Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo e si specializza successivamente in Grafica d'Arte (2012). Ha partecipato a diverse esposizioni collettive tra cui “Passport #2” pubblicata sulla rivista “arte e critica” n.55, e le “Orestiadi” di Gibellina.
Nel 2009 la prima esposizione personale all’ Ass. Culturale Arci di Palermo, con cui collaborerà anche come curatrice, con la ricerca sul "Conceptualpop".http://cargocollective.com/claudialaneve/Portfolio-CLAUDIA-LA-NEVE-Art-Ops
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MA(ta)SSE
Prosegue il ciclo di mostre di giovane artisti promosse da Route 42 e Oldoni Grafica Editoriale.
Il 28 marzo inaugura MA(ta)SSE, personale di Angela Viola a cura di Annalisa Bergo. Per la prima volta viene presentata la serie MA(ta)SSE nella sua interezza, illustrandone il percorso di genesi e sviluppo attraverso i disegni e le tele.
I primi disegni a china su carta, in cui il caschetto di capelli neri si districa dai fili rossi che avvolgono il corpo di giovani donne, sono del 2010, mentre l’anno successivo Angela dipinge grandi tele lasciando che le sue matasse assaporino la grande dimensione.
Bianco, nero, rosso: toni scelti per la loro immediatezza e particolare efficacia evocativa, sono i protagonisti della ricerca artistica di Angela. La sintesi cromatica si unisce, poi, al tratto preciso ed essenziale del disegno in una ricerca di purezza e intimità. Osservare le protagoniste delle MA(ta)SSE è come sbirciare dal buco della serratura, lo sguardo si sofferma su alcune parti del corpo che si intravedono attraverso il filo rosso, sostegno e legame al tempo stesso di una fragilità fisica ed emotiva. Recuperando un’antica leggenda cinese, nella quale il filo rosso era simbolo del destino inevitabile poiché deciso da un volere superiore, Angela costruisce un percorso che si snoda attraverso tutte le opere della serie, rendendola un unico grande racconto. Il filo rosso, metafora delle esperienze passate e dei ricordi che si accumulano attorno e dentro di noi, si attorciglia sommandosi al filo delle decisioni che non ci appartengono, creando delle matasse che sono più simili a masse, pesi che ci portiamo legati e da cui non riusciamo a liberarci. Le figure rimangono immobili, sospese a un filo nello spazio bianco del foglio, o della tela, in attesa che ancora, qualcos’altro accada e ne cambi la sorte. |
Persuasion Act IV: С.М.Е.Р.Т.Ь.
Le attività del gruppo che opera sotto la sigla Persuasion continuano con il quarto appuntamento a cadenza mensile. Dopo aver proposto un'esposizione di materiali grafici, collages e fotomontaggi, Persuasion ospiterà diversi artisti che lavorano nel campo video e in quello musicale usando tecniche analoghe di manipolazione e 'cut-up'.
Persuasion presenta gli artisti Enzo Comin (http://enzo-comin.blogspot.it/) ed il Collettivo Dirtmor (http://www.dirtmor.com/) in due progetti affini di video-riciclo, recupero e distorsione di 'oggetti ritrovati': VHS, pellicole e filmati amatoriali che gli artisti raccolgono nel corso di viaggi, nelle strade della loro città e negli edifici abbandonati, e che vengono in seguito filtrati, distorti, tagliati e rimontati. Le immagini con un preciso significato in origine, si trasformano, estrapolate dal contesto iniziale acquistano un nuovo valore o annullano totalmente quello precedente, svuotate da sentimenti e legami emozionali, la concentrazione si sposta sulla forza visiva e d'interpretazione dell'immagine, come media universale e accessibile.
“Scoprire e appropriarsi di esperienze altrui contenute in una vhs che rielaboro per trasmettere poi delle informazioni ulteriori, diverse: riformulo ciò che gli occhi di altri hanno visto, per fare diventare il video un mio ricordo.” (Enzo Comin)
Seguiranno i concerti di Sissy Biasin (figura di spicco nella scena noise trevigiana dalla metà degli anni '80) in collaborazione con Michele Spagnolo e Stefano Carniato, e di Modes, giovane musicista techno sperimentale. I due concerti live trasporteranno nel suono simili tecniche e modalità compositive utilizzate nei video e i collages proposti da Persuasion: uso di campionamenti, montaggi e 'loops' sonori.
Con la collaborazione di Gabriele Longega, Ilaria Zanella, Francesco Zorzi.
Per maggiori informazioni:
A plus A Centro Espositivo Sloveno
San Marco 3073, Venezia T 041 2770466 E info@aplusa.it W www.aplusa.it
Persuasion
E persuasionpersuasion@gmail.com
Persuasion
Persuasion è un gruppo informe ed informale che si esprime attraverso performance, happening, video, collages e grafiche nato a Venezia da un gruppo di giovani creativi con background differenti ma accomunati da una simile indagine estetica attraverso la manipolazione delle immagini e delle informazioni basata su una continua ed articolata ricerca.
Il 28 di ogni mese viene organizzato un evento negli spazi espositivi della galleria A plus A di Venezia, in cui il gruppo ha trovato sede ideale per presentare i risultati delle proprie ricerche.
Sissy Biasin è un'artista e musicista che opera dalle zone di Treviso dalla metà degli anni '80 all'interno del network di autoproduzione e cassette culture della scena noise internazionale. Collabora fin dagli esordi con S-Core (dal Giappone), Alain Basso (Francia) e partecipa a raccolte di etichette come Minus Habens, Dedali Opera, Harsh Reality Music e Amen THX. Oltre alla ricerca nell'ambito musicale, Stefano Biasin produce video sperimentali e lavori sia pittorici che scultorei.http://www.youtube.com/user/moreskosta
Modes (Guido Modanese) è un progetto di musica elettronica nato nel 2006 dall'unione tra analogico e digitale, tra vecchia e nuova scuola. La sua matrice è di origine techno con influenze che passano dalla dub all'idm, dal noise al sound design. La musica che ne esce è caratterizzata da oscure e ipnotiche atmosfere introspettive. L'idea è di accompagnare l'ascoltatore attraverso una disorientante nebbia sonora, dove l'unico faro è fatto di micromodulazioni acide e beats ossessivi.https://soundcloud.com/modes
Enzo Comin, nato nel 1979 a Pordenone è artista, fotografo e videomaker. Per l’occasione presenterà il suo progetto video ‘The Spirits’ (2013) che va a collocarsi nel suo più ampio percorso di ricerca ‘Dubbi Visivi’, attraverso cui indaga la nozione di legame verso gli oggetti e le immagini e quindi i ricordi da essi suscitati, sradicando i materiali di cui si avvale dal luogo del loro ritrovamento per utilizzarli altrove.
Dirtmor nasce ufficialmente a Treviso nel Gennaio del 2010 come collettivo, ma è lo stadio finale di una precedente collaborazione musicale e artistica (White Vogue, Cinque Sensi) dei quattro membri fondatori: Ansel, Federico Barbon, Michele Spagnolo, Lazarus. Insieme organizzano concerti, cineforum, mostre, performance, producono vestiti, suoni, visioni e realtà alternative.
Giovedì 28 marzo 2013 ore 18.30 presso A plus A Centro Espositivo Sloveno
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GEYIN LI
Non è possibile immergersi due volte nello stesso fiume - Eraclito
L’interesse per il movimento è l’origine. Un viso che oscilla, un corpo che si agita, la città in trasformazione, la natura che muta: l’animazione della linea dà forma al processo del divenire con proiezioni mosse e inquiete, ai limiti del trasparente.
Geyin Li ricerca un linguaggio in grado di descrivere il percorso che, attraverso la visione sfocata e stratificata del ricordo, tenta di condurre all’identità pura, pur nella consapevolezza che i processi mnemonici e la coscienza non sono obiettivi, nitidi, attendibili. Con istinto e tecnica, illustra il fiume del tempo, dove ogni cosa è in moto perenne, dove la fugacità non permette di cogliere l’essenza, l’incessante mobilità sfida l’occhio e falsa la percezione, minando ogni tentativo di messa a fuoco e cognizione.
I lavori della giovane artista cinese dicono che il mondo è intriso e attraversato da un movimento instabile tracciato dagli uomini in arrivo e partenza, da relazioni estemporanee, da memorie impalpabili o grevi. Hanno la dimensione di un panta rei figurato/sfigurato, che guarda ai soggetti deformati dal tormento di Francis Bacon come alle variabilità di Roni Horn e, prima ancora, al flusso del cambiamento - legge immutabile e unificatrice - della filosofia taoista.
Daniela Berta
Geyin Li, nata nel 1987 e in Italia dal 2009, è diplomata in Multimedia al Beijing Institute of Fashion Technology e in Grafica all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Questa è la sua prima personale.
in mostra:
Inquietudine, 2011, video, 1:28
Trasparente, 2013, quattro stampe su forex, 50x70 cm cad.
Disegni preparatori per Trasparente, china su carta, matita su carta lucida
quando: 28 marzo – 27 aprile 2013
dove: franzpaludetto_torino - via stampatori 9
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Ascanio in Alba
Le vicende narrate, siano esse immerse nella notte del Mito, che nel fiume della storia migratoria dell’uomo, modellano continuamente il fondo dei nostri conflitti, le speranze e le utopie del sentimento di umanità. Molto spesso pur- troppo, la nostra condotta d’identità sociale e culturale è dispersiva, confusionaria e a volte rinunciataria, minando così, pericolosamente, quella tensione alla coralità, che la musica, invece, sollecita e ricostruisce in un Pathos dell’appartenenza ai valori di dignità e solidarietà che restano immersi e germinativi nel nostro destino comune.
Il profilo dei personaggi dell’Opera, nelle scelte e nelle azioni svolte, disegna, sempre più compiutamente, l’arco di circa tre secoli del teatro musicale. Il definirsi dei “Tipi umani” si sviluppa costantemente in un continuo dialogo e contrappunto con il paesaggio antropologico del loro modello di scambio e convivenza.
L’ intento è quello di sollecitare l’attenzione per il nostro patrimonio culturale sulla librettistica.
Da qualche parte si voleva cominciare per quest’accensione di fari sul tema dei libretti d’Opera; a seguito di una serie di coincidenze o affinità elettive l’Archivio Dedalusha incrociato sulla strada del suo percorso l’Orchestra Mozartiana alla guida del direttore Aldo Bernardi, presidente dell’ AMI Associazione Mozart Italiana Milano, con un progetto a sostegno della formazione musicale in Italia. La mostra di disegni, bozzetti e grafiche realizzati dagli artisti Adalberto Borioli, Momò Calascibetta, Alberto Casiraghi, Remo Giatti, Luciano Ragozzino, Vincenzo Sorrentino a cura di Vincenzo Pezzella verrà realizzata nello spazio dell'Archivio Dedalus dal 28 marzo al 13 aprile.
La stampa del libretto Ascanio in Alba rientra nell’alveo delle ricerche e delle proposte delle Edizioni Archivio Dedalus che intendono riaprire nel costume culturale italiano una ringiovanita attenzione allo specifico linguistico di queste opere letterarie. Il volume avrà la prefazione del critico musicale Carlo Migliaccio.
La tiratura per l’occasione sarà di 99 copie numerate.
Il tema della favola di Ascanio e Silvia scritta da Giuseppe Parini e musicata da W.A. Mozart ci permette felicemente di sostenere il desiderio e la necessità di rifondare: “Alba”, un luogo, un territorio affettivo di identità perduta in un progressivo oblio della coscienza del nostro paese spenta da tempo. Oggi non possiamo più tollerare quest’imbarbarimento civile che proviamo a contrastare con progetti di corale creatività sempre più estesi tra le discipline, le risorse autentiche, generose, ad opera di giovani e intellettuali decisi a promuovere un “nuovo rinascimento” della nostra identità nazionale.
Da Giovedì 28 marzo a Sabato 13 aprile – la mostra dei disegni dedicati ad “Ascanio in Alba” sarà visibile in Archivio Dedalus via Pietro Custodi 18, orari 10 -13 e 15 -19.
Via Pietro Custodi 18 Milano 20136 tel +39 0236550497 info@dedaluspoemvideo.it www.dedaluspoemvideo.it
Giovedì, 28 Marzo, 2013 - 16:00
Archivio Dedalus
NELL’AMBITO DEL PROGETTO POESIA E FORMAZIONE IN LIVING CARMINA EXPO 2015
Ascanio in Alba
opera del periodo milanese di W.A. Mozart scritta da Giuseppe Parini
Mostra
di disegni, bozzetti e grafiche realizzati dagli artisti Adalberto Borioli, Momò Calascibetta, Alberto Casiraghi,
Remo Giatti, Luciano Ragozzino, Vincenzo Sorrentino
Archivio Dedalus
dal 28 marzo 2013 al !3 aprile 2013 Via Pietro Custodi 18 Milano 20136 libretto-catalogo |
Si intitola " Quadro con cerchio ", ed è il primo dipinto astratto di Vasilij Vasil'evič Kandinskij , fu realizzato nel 1911 e ritrovato solo nel 1989. Proveniente dal museo nazionale georgiano di Tbilisi, viene per la prima volta esposto in Italia nell'ambito della mostra " Kandinskji, cavaliere errante.In viaggio verso l'astrazione ." , al Mudec di Milano (fino al 9 luglio). Un quadro al quale lo stesso artista attribuiva importanza, come risulta da una sua lettera del 1935: "Quando ho lasciato Mosca, alcuni miei dipinti, in parte di grande formato, sono rimasti in custodia nel museo di Arte Europea Occidentale. Tra essi il mio primissimo quardo astratto del 1911...Purtroppo, non ne possiedo alcuna foto. All'epoca ero scontento del dipinto e pertanto non l'ho neppure numerato e non ho scritto alcuna indicazione sul retro, come faccio sempre, e non l'ho riportato nel mio catalogo personale" . MUDEC
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