Passa ai contenuti principali

Al Centro Culturale Zerouno di Barletta una Mente assorbente

La mostra prende spunto dal concetto di ‘mente assorbente’ studiato ed introdotto da Maria Montessori nella ‘Teoria della trasformazione’. Partendo dal concetto della Montessori secondo cui l’assorbimento del bambino è inconscio e per questo la sua è una “mente assorbente”, nasce una esposizione dedicata a coloro che traggono spunti dagli eventi di ogni giorno per incorporare emozioni e trasferirle sui mezzi più disparati nelle forme più alternative.
 
Come i bambini assorbono ciò che accade nell’ambiente e lo incorporano, così gli artisti ubbidendo alle spinte vitali che provengono dall’energia creativa della propria individualità, creano opere d’arte sempre diverse inconsapevoli che il loro è un assorbimento inconscio, non patologico, ma creativo, attuando originali creazioni. Impossessandosi del linguaggio artistico in forma unica, adeguandosi anche alle esigenze del mondo in cui siamo, chiamati a vivere sfruttando i mezzi contemporanei, gli artisti si avvalgono di tutti gli stimoli esterni che consentono di attuare opere d’arte disparate: toni esplosivi o pacati, genialità che si dilettano in tecniche astruse, inesplicabili grovigli di toni e gesti.

Opere d’arte innovative per gestualità, tecnica e nuance, in grado anche di porsi come elemento di studio per le giovani ‘menti assorbenti’ che osservano, l’esposizione si inserisce nel ciclo di una serie di esposizione dedicate alla luce, gli artisti hanno saputo destreggiarsi con toni singolari per ottenere una luminosità speciale.
 
Roberto Adani predilige la corposità materica con soluzioni espressive sempre massicce e differenti. Una materia che non è solo pasta adagiata per ispessire il supporto, ma anche corposità realte e concreta che si adagia direttamente sull’opera dal pluruball ad elementi di una tastiera, dal legno India sino allo spessore del colore addensato.
 
Roberto Lazzarini parte dal figurativo per giungere ad una concettualità artistica corposa ed alternativa nata da un semplice lanciare la camicia sopra un dipinto. Non ama le spatole e si diletta a ‘scolpire la materia’ come un vero cesellatore della tela attraverso continue nuove sperimentazione e materiali sempre diversi. Eugenio Galli nasce come artista figurativo per addivenire ad una pulizia estetica e cromatica con pochi paragoni artistici; lasciandosi andare senza considerare la tecnica, l’artista viene stimolato dalla libertà d’azione per esortare la spiritualità dell’essere umano, suscitare emozioni.
 
Mauro Priori si affida ad un’arte concettuale e materica per parlare di un progetto insolito ed interessante come la nascita di ‘una perla’, in particolare della ‘perla fatta a lume’ tipicamente veneziana. Affascinato dalla creazione della perla, cultore della bellezza e dell’armonia nella pittura è in continua ricerca, quasi ossessiva, di tutto ciò che è ‘un bel vedere’, una buona e gradevole visione che diviene pacatezza e pace per lo spirito.

Commenti

Post popolari in questo blog

Il Quadro con cerchio di Kandinskij

Si intitola " Quadro con cerchio ", ed è il primo dipinto astratto di Vasilij Vasil'evič Kandinskij , fu realizzato nel 1911 e ritrovato solo nel 1989. Proveniente dal museo nazionale georgiano di Tbilisi, viene per la prima volta esposto in Italia nell'ambito della mostra " Kandinskji, cavaliere errante.In viaggio verso l'astrazione ." , al Mudec di Milano (fino al 9 luglio). Un quadro al quale lo stesso artista attribuiva importanza, come risulta da una sua lettera del 1935: "Quando ho lasciato Mosca, alcuni miei dipinti, in parte di grande formato, sono rimasti in custodia nel museo di Arte Europea Occidentale. Tra essi il mio primissimo quardo astratto del 1911...Purtroppo, non ne possiedo alcuna foto. All'epoca ero scontento del dipinto e pertanto non l'ho neppure numerato e non ho scritto alcuna indicazione sul retro, come faccio sempre, e non l'ho riportato nel mio catalogo personale" . MUDEC

ISABELLA d'ARAGONA, duchessa di Bari, è MONNA LISA.

Il beffardo sorriso della Monna Lisa, del poliedrico Leonardo da Vinci, colpisce ancora: non è Lisa Gherardini la donna raffigurata nel ritratto più famoso del mondo ma Isabella d'Aragona , duchessa di Bari. A dirla tutta, non è una notizia proprio inedita, nel senso che non è la prima volta che questa tesi ci viene proposto: un anno fa Maike Vogt-Luerssen (che non è certo una sprovveduta) la sostenne, con confronti e documenti minuziosissimi. Ma non ebbe molto successo e Monna Lisa continuò a rimanere lì..... con quel suo sorriso-non-sorriso che tanto fa impazzire studiosi e ammiratori d'ogni tempo e luogo. Questa volta, però, la tesi ci viene riproposta da una studiosa barese, Titty Pignatelli Palladino, che nei giorni scorsi l'ha presentata a New York. La nota prof. Pignatelli Palladino è partita, nel suo studio, dalla visione di un documento inedito -conservato presso la New York Public Library- contenente la stampa del volto di Isabella d'Aragona. Ad una copia di

RI-TRATTI di Peppe Di Giuli

La Galleria Carte Scoperte , situata via Pietro Maroncelli 14, inaugura il 2 luglio 2015, dalle ore 18,00 alle ore 21,30, una mostra dedicata all’ultima produzione di Peppe Di Giuli , artista Umbro e Milanese d’adozione, vincitore di due Compassi d’Oro . La Mostra durerà sino al 16/07/2015 e saranno esposte le firme di alcuni grandi Futuristi: Peppe Di Giuli propone un nuovo modo di penetrare nelle fisionomie operative dei grandi Artisti: un’interpretazione personale delle firme degli stessi.  Opere uniche in legno laccato che oltre a riprendere fedelmente il segno degli Artisti hanno l’interpretazione personale di Di Giuli che rende le firme vere e proprie sculture: plastiche, sinuose, sensuali. La scelta, di dedicare ai grandi del Futurismo una mostra, dell’artista prima e del gallerista poi, è stata dettata dalla stessa spinta emozionale che è quella di rendere omaggio ma soprattutto giustizia ad un movimento, per noi il più importante del novecento, che per mere ragioni poli