Passa ai contenuti principali

Vita nella città - Cagliari aperta al mondo

Come possiamo raccontare una storia attraverso tatto e olfatto? È possibile descrivere una città solamente con i suoni? I sapori possono raccontarci un popolo?

Cominciano il 10-11 giugno a Cagliari e proseguono per sei weekend i laboratori di teatro sensoriale di " Vita nella città - Cagliari aperta al mondo", un progetto multidisciplinare e multiculturale prodotto da ASMED (Associazione Sarda Musica e Danza) e ideato e diretto da Karim Galici. Il progetto è vincitore del bando Migrarti 2017, promosso dal Mibact, e coinvolge studenti, cittadini e migranti insieme a 15 associazioni del territorio cagliaritano.

I quattro laboratori sono aperti a tutti, professionisti e non professionisti, e sono dedicati ciascuno a un quartiere storico della città di Cagliari, messo in relazione con un senso e con un elemento. Il docente è il regista Karim Galici, che da quasi vent'anni approfondisce la sensorialità legata alla performance teatrale e che ha lavorato con compagnie di fama internazionale come The Living Theatre e il Teatro de los Sentidos.

Alla base dei workshop ci sarà un approccio alla città da nuove prospettive. Si svilupperanno domande sui sensi, sul migrare, sull'abitare, sulle proprie storie personali e su quelle raccontate da altri, alle quali si cercherà di dare una risposta con la pratica performativa e sensoriale.

Questi i quattro workshop previsti nei 6 weekend dal 10 giugno al 9 luglio (i sabati dalle 15 alle 19 e le domeniche dalle 11 alle 19):

· Castello - Udito - Aria

· Stampace - Tatto - Fuoco

· Villanova - Olfatto - Terra

· Marina - Gusto - Acqua

È possibile scegliere anche solo un percorso sensoriale. Tutti i partecipanti ai laboratori lavoreranno poi con il regista alla realizzazione dello spettacolo evento finale che andrà in scena nel centro storico di Cagliari dal 28 al 30 luglio, con prove a partire dal 21 luglio.

Per informazioni e iscrizioni: 393/8859572 - vitanellacitta@gmail.com

È possibile inoltre compilare direttamente il form a questo link: bit.ly/Laboratori_vitanellacitta

Post popolari in questo blog

Il Quadro con cerchio di Kandinskij

Si intitola " Quadro con cerchio ", ed è il primo dipinto astratto di Vasilij Vasil'evič Kandinskij , fu realizzato nel 1911 e ritrovato solo nel 1989. Proveniente dal museo nazionale georgiano di Tbilisi, viene per la prima volta esposto in Italia nell'ambito della mostra " Kandinskji, cavaliere errante.In viaggio verso l'astrazione ." , al Mudec di Milano (fino al 9 luglio). Un quadro al quale lo stesso artista attribuiva importanza, come risulta da una sua lettera del 1935: "Quando ho lasciato Mosca, alcuni miei dipinti, in parte di grande formato, sono rimasti in custodia nel museo di Arte Europea Occidentale. Tra essi il mio primissimo quardo astratto del 1911...Purtroppo, non ne possiedo alcuna foto. All'epoca ero scontento del dipinto e pertanto non l'ho neppure numerato e non ho scritto alcuna indicazione sul retro, come faccio sempre, e non l'ho riportato nel mio catalogo personale" . MUDEC

RI-TRATTI di Peppe Di Giuli

La Galleria Carte Scoperte , situata via Pietro Maroncelli 14, inaugura il 2 luglio 2015, dalle ore 18,00 alle ore 21,30, una mostra dedicata all’ultima produzione di Peppe Di Giuli , artista Umbro e Milanese d’adozione, vincitore di due Compassi d’Oro . La Mostra durerà sino al 16/07/2015 e saranno esposte le firme di alcuni grandi Futuristi: Peppe Di Giuli propone un nuovo modo di penetrare nelle fisionomie operative dei grandi Artisti: un’interpretazione personale delle firme degli stessi.  Opere uniche in legno laccato che oltre a riprendere fedelmente il segno degli Artisti hanno l’interpretazione personale di Di Giuli che rende le firme vere e proprie sculture: plastiche, sinuose, sensuali. La scelta, di dedicare ai grandi del Futurismo una mostra, dell’artista prima e del gallerista poi, è stata dettata dalla stessa spinta emozionale che è quella di rendere omaggio ma soprattutto giustizia ad un movimento, per noi il più importante del novecento, che per mere ragioni ...

San Sebastiano. Bellezza e integrità nell’arte tra Quattrocento e Seicento.

E' in corso - e fino all' 8 marzo 2015 - presso il Castello di Miradolo (immerso in uno dei più lussureggianti parchi romantici del Piemonte, ai piedi delle colline di Pinerolo, all’imbocco della Val Chisone e della Val Pellice) la mostra " San Sebastiano. Bellezza e integrità nell’arte tra Quattrocento e Seicento. " dedicata a San Sebastiano , promossa dalla Fondazione Cosso e curata da Vittorio Sgarbi con la collaborazione di Antonio D’Amico . La mostra offre un interessante excursus in quasi tre secoli, un percorso che dalla seconda metà del Quattrocento giunge agli albori del Settecento, contemplando assoluti capolavori: Tutto l'allestimento è in penombra e i dipinti sembrano accarezzati da morbide luci...L'emozione è tanta, accentuata dal sottofondo musicale , scritta da Debussy per Le Martyre de Saint- Sebastien di D'Annunzio )...si inizia con Andrea della Robbia che modella l’anatomia del giovane Sebastiano con grande raffinatezza, levigan...