Di caduche bellezze e fugaci forme. Ilaria Caputo espone alla Biblioteca Etnostorica “E. Vittorietti” di Palermo
Fra circa un'ora, presso la sala congressi della Biblioteca Etnostorica “E. Vittorietti” (Complesso di Palazzo Steri, Piazza Marina, Palermo) verrà inaugurata la mostra di Ilaria Caputo “Di caduche bellezze e fugaci forme”.
La mostra raccoglie 26 opere, esito della produzione più recente di Ilaria Caputo, la cui cifra poetica risiede nel coniugare tradizione e innovazione. Ilaria crea, infatti, opere di fattura classica ma allo stesso tempo strutturalmente ibride per via della commistione di materiali e tecniche diverse, come quando la monocromia della terracotta viene plasmata, distorta e arricchita grazie all’aggiunta del dipinto a olio o del disegno. In questi casi, l’unione tra i diversi elementi appare naturale, dando vita a opere definibili come “pittosculture”. Accanto a questi lavori, Ilaria persegue tecniche più tradizionali, quali il dipinto a olio su tavola. Bloccati nel momento in cui fissano la bellezza evanescente di un fiore o la forma sempre mutevole di un racconto, i lavori oggi esposti si incentrano su due temi particolarmente cari a quest’artista: la classicità, riletta attraverso il Mito, e la Natura, vista ora per paesaggi e ora per particolari salienti. Trait d’union di tutte le opere, la pulizia delle forme e l’estrema cura dei particolari, caratteristica dell’arte di Ilaria.
Ilaria Caputo – Di caduche bellezze e fugaci forme
PALAZZO CHIARAMONTE-STERI
Palermo - dal 28 settembre al 2 novembre 2014
Piazza Marina 61 (90133)
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