Passa ai contenuti principali

Le Chemin des Dieux by Aurélien Police

Le Chemin des Dieux

by Aurélien Police


Le Chemin des Dieux - J-P. Depotte - Gallimard Folio SF
Parue en mai, la version poche du Chemin des Dieux de Jean-Philippe Depotte (grand format initialement paru chez Denoël - Lunes d'encre dont j'avais également réalisé la couverture visible ci-dessous.
Parce qu’il a appris la disparition d’Uzumé, la femme qu’il voulait épouser douze ans plus tôt, Achille abandonne sa vie française pour se rendre à Tôkyô. Une fois arrivé, il va de surprise en surprise. Une catastrophe énergétique inexpliquée précipite le pays vers l’obscurité. Le meilleur ami d’Achille s’est suicidé. Et Uzumé n’a jamais été kidnappée. A sa place, c’est une vieille femme dont on pleure la disparition : la doyenne de l’humanité… Qu’arrive‐t‐il au Japon ? Pourquoi son ami est-il mort ? Et qui est vraiment Uzumé ? 
En voulant répondre à ces questions, Achille va passer de l’autre côté du miroir et pénétrer un monde où se mêlent l’éternel et l’éphémère, la tradition et la modernité, un monde que les dieux intemporels n’ont jamais abandonné. Un Tôkyô inconnu, aussi beau que dangereux.
Passionné par le Japon et sa culture, directeur de production d’un studio de jeux vidéo, Jean‐Philippe Depotte a laissé la France en 2005 pour habiter Tôkyô avec sa famille pendant quatre années. Là, il a appris le japonais, parcouru le pays et rencontré les gens. C’est là-bas, aussi, qu’il est devenu romancier.


Le Chemin des Dieux - J-P Depotte - Denoël Lunes d'Encre

Commenti

Post popolari in questo blog

Il Quadro con cerchio di Kandinskij

Si intitola " Quadro con cerchio ", ed è il primo dipinto astratto di Vasilij Vasil'evič Kandinskij , fu realizzato nel 1911 e ritrovato solo nel 1989. Proveniente dal museo nazionale georgiano di Tbilisi, viene per la prima volta esposto in Italia nell'ambito della mostra " Kandinskji, cavaliere errante.In viaggio verso l'astrazione ." , al Mudec di Milano (fino al 9 luglio). Un quadro al quale lo stesso artista attribuiva importanza, come risulta da una sua lettera del 1935: "Quando ho lasciato Mosca, alcuni miei dipinti, in parte di grande formato, sono rimasti in custodia nel museo di Arte Europea Occidentale. Tra essi il mio primissimo quardo astratto del 1911...Purtroppo, non ne possiedo alcuna foto. All'epoca ero scontento del dipinto e pertanto non l'ho neppure numerato e non ho scritto alcuna indicazione sul retro, come faccio sempre, e non l'ho riportato nel mio catalogo personale" . MUDEC

RI-TRATTI di Peppe Di Giuli

La Galleria Carte Scoperte , situata via Pietro Maroncelli 14, inaugura il 2 luglio 2015, dalle ore 18,00 alle ore 21,30, una mostra dedicata all’ultima produzione di Peppe Di Giuli , artista Umbro e Milanese d’adozione, vincitore di due Compassi d’Oro . La Mostra durerà sino al 16/07/2015 e saranno esposte le firme di alcuni grandi Futuristi: Peppe Di Giuli propone un nuovo modo di penetrare nelle fisionomie operative dei grandi Artisti: un’interpretazione personale delle firme degli stessi.  Opere uniche in legno laccato che oltre a riprendere fedelmente il segno degli Artisti hanno l’interpretazione personale di Di Giuli che rende le firme vere e proprie sculture: plastiche, sinuose, sensuali. La scelta, di dedicare ai grandi del Futurismo una mostra, dell’artista prima e del gallerista poi, è stata dettata dalla stessa spinta emozionale che è quella di rendere omaggio ma soprattutto giustizia ad un movimento, per noi il più importante del novecento, che per mere ragioni ...

San Sebastiano. Bellezza e integrità nell’arte tra Quattrocento e Seicento.

E' in corso - e fino all' 8 marzo 2015 - presso il Castello di Miradolo (immerso in uno dei più lussureggianti parchi romantici del Piemonte, ai piedi delle colline di Pinerolo, all’imbocco della Val Chisone e della Val Pellice) la mostra " San Sebastiano. Bellezza e integrità nell’arte tra Quattrocento e Seicento. " dedicata a San Sebastiano , promossa dalla Fondazione Cosso e curata da Vittorio Sgarbi con la collaborazione di Antonio D’Amico . La mostra offre un interessante excursus in quasi tre secoli, un percorso che dalla seconda metà del Quattrocento giunge agli albori del Settecento, contemplando assoluti capolavori: Tutto l'allestimento è in penombra e i dipinti sembrano accarezzati da morbide luci...L'emozione è tanta, accentuata dal sottofondo musicale , scritta da Debussy per Le Martyre de Saint- Sebastien di D'Annunzio )...si inizia con Andrea della Robbia che modella l’anatomia del giovane Sebastiano con grande raffinatezza, levigan...