La mostra , promossa e realizzata dalla Fondazione Cultura e Arte, emanazione della Fondazione Terzo Pilastro - Internazionale, in collaborazione con la Città di Palermo, è progettata dal Polo Museale d'Arte Moderna e Contemporanea, sede ospitante.
Alcuni dei principali protagonisti della scena artistica internazionale sono stati invitati dal curatore Paolo Falcone a esporre grandi opere in situ, collegate tra di loro in maniera tale da creare un percorso e un circuito tra i luoghi espositivi, che interpretino e declinino il concetto di Foresta Urbana, dialogando con le prestigiose sedi di Piazza Bologni, Palazzo Belmonte Riso .
Il progetto vuole costruire una costellazione di espressioni linguistiche, una foresta di interpretazioni della natura attraverso la visione che oggi gli artisti hanno assunto nel nuovo millennio.
La Direttrice del Polo Museale, Valeria Patrizia Li Vigni, dichiara: «Il Polo del Contemporaneo è fermamente convinto che la ricerca del bello non può prescindere dalle condizioni naturalistiche del luogo. Il bello si interpreta nel migliore dei modi in un rimando costante tra natura e cultura. Questo rapporto parte dalla lontana preistoria, quando l'uomo amava stilizzare nelle pareti delle grotte il mondo che lo circondava. Le prime forme di antropizzazione erano finalizzate a regolare la natura in funzione delle esigenze dell'uomo, da lì le prime stilizzazioni artistiche. Un binomio indissolubile, quello di "natura e cultura", che oggi dobbiamo tutelare per salvaguardare un patrimonio che sempre più rischia di soffocare. La mostra è un richiamo a focalizzare la nostra attenzione, attraverso le opere di grandi artisti, sul tema della salvaguardia del patrimonio naturalistico.
Il Prof. Emmanuele F. M. Emanuele, che ha fortemente voluto e sostenuto questo progetto, afferma: «Il rapporto tra uomo e natura, tra natura e cultura, è sempre stato una costante dell'arte, fin dagli albori delle prime manifestazioni espressive dell'essere umano. I primi uomini hanno rappresentato il mondo circostante in ogni modo, utilizzando le più varie forme espressive a loro disposizione, e così è sempre stato nel corso della Storia. L'arte che oggi definiamo "contemporanea" - benché personalmente io ritenga che l'arte sia un fluire incessante e continuo, che sfugge ad ogni catalogazione o settorializzazione - non fa eccezione, caricando questo indissolubile rapporto tra arte e natura di nuovi, urgenti significati: in un mondo in cui l'ambiente è sempre più maltrattato e minacciato, diviene imprescindibile assumere un nuovo impegno morale, attraverso la forza comunicativa dell'arte, che rinnovi e corrobori il rapporto indissolubile tra uomo e natura. Ecco perché ho voluto con determinazione questa mostra, benché io non possa tacere il mio sincero disappunto per non essere riuscito - a causa dell'inspiegabile, mancata concessione da parte dell'autorità pubblica delle necessarie autorizzazioni - a realizzare in pieno, così come avevo ipotizzato, una mostra diffusa, che portasse nella vecchia Palermo, in particolare nel caratteristico quartiere del Cassaro, una foresta ideale fatta di opere d'arte. La selezione degli artisti ds parte di Paolo Falcone , si è focalizzata su coloro per i quali l'interpretazione della natura e la sua manipolazione hanno fornito elementi compositivi originali nel formulare nuovi codici estetici e di rappresentazione.
Gli artisti selezionati:
Ai Weiwei., Doug Aitken, Francesco De Grandi, Nathalie Djurberg & Hans Berg, Jimmie Durham, Olafur Eliasson, Bill Fontana, Goldschmied & Chiari, Carsten Höller, Ann Veronica Janssens, Koo Jeong A, Richard Long, Ernesto Neto, Benedetto Pietromarchi, Tomás Saraceno, Astrid Seme, Conrad Shawcross, Andreas Slominski, Pascale Marthine Tayou, Luca Vitone.
Piazza Bologni
Palazzo Belmonte Riso
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