Passa ai contenuti principali

Gli Artisti di carta di Roberto Pinto al MAMbo

Roberto Pinto, docente, critico e curatore, presenta al MAMbo il suo libro Artisti di carta (postmedia books, 2016) in dialogo con Valentina Misgur, scrittrice.

"Recentemente sono usciti numerosi romanzi in cui l'arte, in particolare quella contemporanea, riveste un ruolo importante e molti scrittori considerano i fenomeni artistici un'espressione culturale particolarmente adatta a mostrare la complessità e la problematicità della società attuale. La coincidenza tra opera e il proprio vissuto, il problema dell'autorialità e dell'identità, l'attenzione ai conflitti e alle dinamiche culturali e politiche, sollevati da opere d'arte e dalla loro esposizione — accanto alla dipendenza dalle dinamiche del mercato così come dai fenomeni dell'ipertrofia e del gigantismo che troviamo diffuse nell'arte degli ultim i anni — incarnano, agli occhi degli scrittori, delle perfette metafore del nostro mondo. Nei romanzi sono stati descritti opere e artisti; e il mondo dell'arte è stato scelto come un luogo particolarmente interessante in cui ambientare le proprie storie. Inoltre gli scrittori, aspetto nient'affatto trascurabile, hanno contribuito a inventare arte e immagini. L'attenzione prestata dalla letteratura, accanto alla predisposizione da parte degli scrittori di leggere e reinterpretare l'arte in chiave personale, mi è sembrato un presupposto molto interessante attraverso il quale scrivere un saggio incentrato su alcuni esempi di rapporti che si sono recentemente intrecciati tra le due arti sorelle. [...]" (Roberto Pinto).


L'incontro si svolge in collaborazione con Bottega Finzioni.
Ingresso libero.

Post popolari in questo blog

Il Quadro con cerchio di Kandinskij

Si intitola " Quadro con cerchio ", ed è il primo dipinto astratto di Vasilij Vasil'evič Kandinskij , fu realizzato nel 1911 e ritrovato solo nel 1989. Proveniente dal museo nazionale georgiano di Tbilisi, viene per la prima volta esposto in Italia nell'ambito della mostra " Kandinskji, cavaliere errante.In viaggio verso l'astrazione ." , al Mudec di Milano (fino al 9 luglio). Un quadro al quale lo stesso artista attribuiva importanza, come risulta da una sua lettera del 1935: "Quando ho lasciato Mosca, alcuni miei dipinti, in parte di grande formato, sono rimasti in custodia nel museo di Arte Europea Occidentale. Tra essi il mio primissimo quardo astratto del 1911...Purtroppo, non ne possiedo alcuna foto. All'epoca ero scontento del dipinto e pertanto non l'ho neppure numerato e non ho scritto alcuna indicazione sul retro, come faccio sempre, e non l'ho riportato nel mio catalogo personale" . MUDEC

RI-TRATTI di Peppe Di Giuli

La Galleria Carte Scoperte , situata via Pietro Maroncelli 14, inaugura il 2 luglio 2015, dalle ore 18,00 alle ore 21,30, una mostra dedicata all’ultima produzione di Peppe Di Giuli , artista Umbro e Milanese d’adozione, vincitore di due Compassi d’Oro . La Mostra durerà sino al 16/07/2015 e saranno esposte le firme di alcuni grandi Futuristi: Peppe Di Giuli propone un nuovo modo di penetrare nelle fisionomie operative dei grandi Artisti: un’interpretazione personale delle firme degli stessi.  Opere uniche in legno laccato che oltre a riprendere fedelmente il segno degli Artisti hanno l’interpretazione personale di Di Giuli che rende le firme vere e proprie sculture: plastiche, sinuose, sensuali. La scelta, di dedicare ai grandi del Futurismo una mostra, dell’artista prima e del gallerista poi, è stata dettata dalla stessa spinta emozionale che è quella di rendere omaggio ma soprattutto giustizia ad un movimento, per noi il più importante del novecento, che per mere ragioni ...

San Sebastiano. Bellezza e integrità nell’arte tra Quattrocento e Seicento.

E' in corso - e fino all' 8 marzo 2015 - presso il Castello di Miradolo (immerso in uno dei più lussureggianti parchi romantici del Piemonte, ai piedi delle colline di Pinerolo, all’imbocco della Val Chisone e della Val Pellice) la mostra " San Sebastiano. Bellezza e integrità nell’arte tra Quattrocento e Seicento. " dedicata a San Sebastiano , promossa dalla Fondazione Cosso e curata da Vittorio Sgarbi con la collaborazione di Antonio D’Amico . La mostra offre un interessante excursus in quasi tre secoli, un percorso che dalla seconda metà del Quattrocento giunge agli albori del Settecento, contemplando assoluti capolavori: Tutto l'allestimento è in penombra e i dipinti sembrano accarezzati da morbide luci...L'emozione è tanta, accentuata dal sottofondo musicale , scritta da Debussy per Le Martyre de Saint- Sebastien di D'Annunzio )...si inizia con Andrea della Robbia che modella l’anatomia del giovane Sebastiano con grande raffinatezza, levigan...